Abruzzo

Bussi: Morassut, Abruzzo non perderà i 50 milioni

Ministero ha agito con coerenza. Risorse andranno sempre al sito

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 MAG - "L'Abruzzo non perderà i 50 milioni destinati al Sito di interesse nazionale (Sin) di Bussi sul Tirino"; le risorse appena saranno di nuovo disponibili verranno impiegate sempre per la discarica. Lo afferma il sottosegretario all'Ambiente Roberto Morassut facendo presente, riguardo all'annullamento della gara per il progetto dedicato all'intervento di bonifica, che "il ministero ha agito in piena coerenza e correttezza a tutela del territorio e dei cittadini abruzzesi. E continuerà a farlo".
    "Edison è stata riconosciuta responsabile della contaminazione di un'area specifica, di circa 5 ettari che è parte di un Sin ben più vasto, di oltre 230 ettari - osserva Morassut - per quella parte Edison dovrà ottemperare, come prevede la legge e dando seguito alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato, alla bonifica; sta già implementando le misure di prevenzione sul sito per iniziare le successive attività di caratterizzazione".
    Il sottosegretario fa presente che "le risorse pubbliche già destinate alla bonifica per 50 milioni e attribuite alla 'contabilità speciale', e che dovevano servire a finanziare l'intervento a spese dello Stato, torneranno a breve nella disponibilità del ministero dell'Ambiente". Potranno, allora, "essere utilizzate, d'intesa con la Regione Abruzzo, per altri interventi di bonifica all'interno" dello stesso sito.
    A proposito degli esiti della gara pubblica in corso, Morassut ricorda che "l'onere dell'intervento non avrebbe più potuto essere accollato allo Stato" dopo che è stata "accertata" la "responsabilità di Edison". Inoltre, conclude, "come dovrebbe essere evidente a ogni buon amministratore pubblico, l'avvio del procedimento per l'annullamento della gara oggetto dell'intervento è stato un atto dovuto per trasparenza e salvaguardia di importanti risorse pubbliche", per via di "un progetto, quello posto a base di gara, giudicato inadeguato da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici". (ANSA).
   

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