(ANSA) - PESCARA, 23 FEB - Al momento in Abruzzo non c'è
alcuna evidenza di circolazione locale del Covid 19, fanno
sapere dalla Regione, ma per far fronte a eventuali emergenze
che potessero verificarsi nei prossimi giorni, sono stati
stabiliti dei protocolli operativi nel rispetto di quanto
previsto dal nuovo Decreto. E' quanto emerge dopo l'incontro,
convocato dal presidente Marco Marsilio e dall'assessore alla
Salute Nicoletta Verì, hanno partecipato - oltre ai dirigenti e
funzionari del Dipartimento - i rappresentanti della Protezione
civile regionale, delle Asl, dei medici di medicina generale,
dell'Anci e delle Prefetture.
Al termine della riunione la Regione fa il punto: "Per coloro
che provengono dalle aree del Nord Italia non rientranti nelle
zone rosse, si distinguono due tipologie di casi: gli
asintomatici che non hanno avuto contatti significativi con
persone a rischio (per essere considerato contatto significativo
non basta essere stati su un vagone ferroviario o in un centro
commerciale) non vengono presi in carico; per coloro che
accusano invece stati febbrili o altre sintomatologie, viene
attivata la sorveglianza sanitaria passiva, vale a dire che il
soggetto dovrà prendere contatti con la propria Asl di
competenza, comunicare i propri dati e successivamente informare
la stessa Asl di eventuali improvvisi peggioramenti".
"Per coloro - sempre asintomatici - che hanno avuto invece
contatti significativi con persone provenienti dalle zone rosse
(o che siano partiti dalle zone rosse prima del divieto di
lasciare le stesse aree), c'è l'obbligo dell'isolamento
fiduciario domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva. Vale a
dire che sarà la Asl a contattare, a intervalli regolari, il
soggetto e verificare eventuali mutamenti del quadro clinico.
Su queste categorie di soggetti non viene eseguito il test per
il Covid 19, a meno di un mutamento significativo del quadro
clinico. Per tutti gli altri casi, restano ferme le indicazioni
già introdotte nei giorni scorsi, vale a dire il non recarsi
autonomamente nei pronti soccorso (per evitare la potenziale
diffusione di un eventuale contagio), ma rivolgersi sempre prima
telefonicamente al proprio medico di famiglia o alle guardie
mediche, che attueranno un triage telefonico e solo
eventualmente attiveranno il protocollo di presa in carico
ospedaliera, che verrà gestito dal 118 in sicurezza". (ANSA).
Coronavirus: no casi in Abruzzo,ma attivo protocollo decreto
Per chi viene da zone rosse, asintomatici o con sintomi