Abruzzo

Nuova Pescara: M5S, D'Alfonso e Pd responsabile ritardi

Erika Alessandrini,vicenda gestita malissimo, invece era modello

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 4 DIC - Per il M5S pescarese il progetto della Nuova/Grande Pescara è "la più grande fusione nella storia tra Comuni in Italia'', e quindi un grave errore è stato commesso quando "non si è alzato il mirino chiedendo allo Stato interventi ad hoc, norme nella Finanziaria, fondi specifici: andava superata l'idea della sola legge regionale, andava fatto capire che siamo dei pionieri e invece siamo nelle mani di una classe dirigente locale che non solo non lo ha capito, ma che si sta rivelando non all'altezza". Lo dice all'ANSA Erika Alessandrini in merito al progetto di una nuova città adriatica con l'accorpamento di Pescara, Montesilvano e Spoltore.
    Per Alessandrini non vanno dimenticati "i tentativi del deputato Colletti di far inserire due emendamenti per fondi specifici in finanziaria, mentre qui non solo si rischia il commissariamento, ma è palese l'inadeguatezza dei politici locali, che sono il vero ostacolo a questo progetto. Avresti potuto essere un modello di fusione, e invece non c'è lungimiranza: avresti dovuto avere un contatto diretto con Roma, quando per esempio nel caso del debito di Pescara c'è stato ed è andato in porto positivamente. La responsabilità maggiore di tutto questo è del Pd di D'Alfonso. E' stata gestita malissimo, si sono persi cinque anni. Prima il Pd di Dalfy era contrario, poi è diventato favorevole, all'ultimo giorno...".
    E quindi per il M5S ne è venuta fuori "una brutta legge, che non dice come vanno fatte le cose, nessuno sa cosa fare e come fare. E' voluto tutto questo? In più il senatore D'Alfonso è sparito. Ecco, lui elettoralmente non poteva negare il referendum, e si mettano in testa tutti che se si rifà il referendum, vince di nuovo la fusione". (ANSA).
   

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