Abruzzo

Trasporti: sciopero tpl, manifestazione protesta a Chieti

Una cinquantina di lavoratori in corteo fino al Municipio

Redazione Ansa

(ANSA) - CHIETI, 7 OTT - Una cinquanta di lavoratori del settore del trasporto pubblico hanno dato vita questa mattina a Chieti ad una manifestazione di protesta nell'ambito dello sciopero di settore proclamato a livello regionale da Filt Cgil, Faisa Cisal, Fit Cisl e Ugl. Nel capoluogo teatino le rivendicazioni coinvolgono anche la società del trasporto locale La Panoramica oltre che Tua: gli autisti si sono ritrovati in largo Cavallerizza da dove, in corteo, hanno raggiunto la vicina sede del Comune.
    "Sulla Panoramica abbiamo diversi problemi - ha detto il segretario regionale della Faisa Luciano Lizzi - il primo riguarda le percorrenze e dunque la velocità commerciale che non riusciamo a sbloccare nel senso che le corse spesso vengono saltate perché si accavallano l'una all'altra. Ciò scatena la protesta dell'utenza: per questo motivo stiamo facendo sciopero da due anni ma non riusciamo ad averne ragione, specialmente con il Comune. Perché purtroppo una società a conduzione familiare come è La Panoramica, adotta sistemi che non sono propri di altre società, nel senso che La Panoramica non fa un metro in più se non è retribuito. Il Comune non vuole tirare fuori soldi e quindi c'è questa fase di stallo. Peraltro pone in essere atteggiamenti anche provocatori verso i dipendenti - aggiunge Lizzi - licenziando lavoratori che sono diventati inidonei perché dopo 25-30 anni un lavoratore può anche ammalarsi o perdere il titolo abilitante cioè la patente. Mentre in altre società viene ricollocato in altri posti, alla Panoramica viene semplicemente licenziato. E si ritrova da un giorno all'altro a piedi".
    "Per quanto riguarda Tua abbiamo 50 posti di lavoro in meno che sono stati già sottratti alla città: la direzione generale che stava in via Herio è stata portata a Pescara e tutta l'officina e gli amministrativi che stavano in via dei Peligni sono stati spostati a Pescara. Adesso probabilmente con la nuova ristrutturazione porteranno anche i conducenti a Pescara, quindi ci sarà un indotto che viene meno per la città. Ci facessero sapere se ci vogliono portare tutti a Pescara. Il Comune ha l'obbligo e il dovere civico di rivolgersi ai consiglieri regionali che sono stati eletti in questa città e chiedere che questa cosa venga fermata". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it