Abruzzo

Eccellenze in Abruzzo, rapporto Symbola

Nella ricerca con Fondazione Hubruzzo 100 storie di innovazione

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 23 SET - Una delle principali regioni d'Europa per intensità industriale, un territorio con paesaggi naturali e rurali accanto a innovazione e industria, un settore alimentare 5/o in Italia per numero di occupati e 2/o riferito alla sola produzione di pasta e vino. E' l'Abruzzo che emerge da "100 Innovation stories", pubblicazione promossa dalle Fondazioni Symbola e Hubruzzo, risultato di una ricerca quali-quantitativa su circa 3mila imprese con almeno 5 addetti e 800mila euro di fatturato. Un sistema produttivo con Pil di oltre 30 miliardi di euro, 7/o in Italia per specializzazione industriale, con primati nella filiera dell'elettronica e riguardo alla popolazione universitaria, per rapporto tra numero di studenti e popolazione. Dopo ricerche su comparti e porzioni di territorio di Campania, Veneto, Toscana, Basilicata e Calabria, per Symbola è la prima ricerca su una regione nel suo complesso. E raccontando la storia di 100 aziende svela eccellenze spesso ignorate dagli stessi residenti.
   Numeri e storie di innovazione dell'Abruzzo "descrivono un'economia regionale diversificata e una geografia produttiva di qualità aderente alla migliore tradizione del made in Italy, capace di innovarsi puntando su capitale umano, bellezza e sostenibilità" ha detto Ermete Realacci, presidente di 'Symbola, presentando a Pescara il volume '100 innovation stories-Abruzzo'. "Una regione dove l'82% dei piccoli comuni amministrano il 70% del territorio nel quale si producono tutte le Dop e le Igp". Nella moda, poi, l'Abruzzo è al quinto posto per numero di addetti della filiera. Tra i primati quello della popolazione universitaria, grazie alla presenza di 4 atenei: l'Abruzzo è primo in Italia per rapporto tra numero di studenti e popolazione. Con eccellenze quali il Dipartimento di Neuroscienze Imaging e Scienze Cliniche dell'Università 'd'Annunzio' di Chieti-Pescara, inserito nel panorama internazionale delle reti di ricerca in imaging avanzato, strumento essenziale per studiare il cervello umano. "Con la ricerca, 'Hubruzzo-Fondazione Industria Responsabile' - ha dichiarato il presidente, Sergio Galbiati - propone un modo di osservare la realtà narrando ciò che funziona, così individua le prospettive per l'Abruzzo, regione dei parchi, ma anche dei grandi primati industriali. Una ricerca rivolta a chi non conosce l'Abruzzo e chi ne conosce solo la parte stereotipata". Nel dettaglio, "emerge la centralità dell'elettronica nella provincia aquilana - ha esordito nel suo intervento il direttore di Symbola, Domenico Sturabotti - dove si trovano due hub della conoscenza di rilevanza mondiale: i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Infn, che lavorano in stretto collegamento con il Gran Sasso Science Institute (GSSI), scuola superiore universitaria di fisica, matematica, informatica e scienze sociali, avviata dopo il terremoto del 2009 come strumento di rilancio economico dell'area". Tra le storie ci si imbatte in quella di 'Agorà', con sede a L'Aquila, leader in Italia nell'affitto, preparazione e installazione di audio, luci e video per grandi spettacoli ed eventi. Nel Chietino c'è Coesum che, adeguandosi nel tempo alle evoluzioni della stampa 3D, da oltre vent'anni fornisce un service di prototipazione rapida avanzato ed è punto di riferimento per tutti i settori industriali, con Fca e Gruppo Leonardo tra i clienti. E poi Markbass, leader mondiale nella progettazione e realizzazione di amplificatori per basso elettrico. Nel Teramano 'Liscianigiochi' mantiene il suo obiettivo originario, rendere l'apprendimento dei piccoli divertente ed efficace, offrendo contenuti innovativi e stimolanti. E' qui che nascono Carotina e 'I'm a Genius', ideati da Giuseppe Lisciani, nonché giochi legati ai protagonisti dei cartoni più amati dai piccoli come Peppa Pig, Mickey Mouse e Barbie di cui l'azienda è licenziataria. Nella provincia di Pescara, poi, si concentra una filiera tra le più competitive al mondo, quella dei prodotti igienici in carta e ovatta, l'industria del pannolino: una filiera completa, dai macchinari alla produzione di tessuti al confezionamento, con circa 3000 dipendenti e un giro d'affari di circa 2.5 miliardi di euro. (ANSA)

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