(ANSA) - TERAMO, 3 AGO - L'Abruzzo non ha strutture residenziali
per persone con autismo e se le famiglie non riescono a seguire
adeguatamente i loro congiunti la scelta obbligata è trasferirli
lontano da casa. E' la drammatica soluzione, anzi l'unica, che
si prospetta per un tredicenne della provincia di Teramo. Vive
con il padre settantenne che fino a pochi giorni fa assisteva
anche la moglie, stroncata da un tumore a luglio. A raccontare
la storia è l'associazione 'Autismo Abruzzo Onlus' che lamenta
come la Asl di Teramo non voglia concedere al ragazzo
l'autorizzazione ad accedere a un adeguato servizio residenziale
a Rimini, nonostante il padre, cardiopatico, da tempo lo abbia
richiesto poiché non è più in grado di assicurare assistenza al
figlio che ogni giorno deve raggiungere Teramo per terapie
riabilitative in un centro diurno dalle 15 alle 18.
Manca struttura per 13enne autistico
Vive solo con padre cardiopatico, Asl non dà autorizzazione