Abruzzo

Naiadi: Febbo, spero ritiro ricorso Tar

Sospese attività nuoto Propaganda per 130 bambini Sportlife

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 16 APR - "Stiamo lavorando su alcune ipotesi e ce n'è una principale. Auspichiamo che la Progetto Sport Gestione Impianti proceda, come ci è stato detto, al ritiro del ricorso al Tar, così da poter percorrere la strada dell'apertura delle buste per poi procedere all'affidamento del servizio per 18 mesi". Lo afferma l'assessore regionale alle Attività produttive, Mauro Febbo, a proposito della vicenda del complesso sportivo 'Le Naiadi' di Pescara, gestito in proroga fino al 30 giugno dalla Progetto Sport Gestione Impianti. Il riferimento è all'impugnazione, davanti al Tar di Pescara, da parte della società, del bando di gestione temporanea fino al 31 luglio 2020, che coinvolgeva solo le associazioni sportive dilettantistiche. "C'è anche un piano 'B' - dice Febbo a margine di una conferenza stampa - che però non ci piace. Ritirare il ricorso sarebbe la strada che può aprire alla soluzione e per la società significherebbe dimostrare senso di responsabilità verso le istituzioni e verso i lavoratori".


Intanto da ieri sono state ufficialmente sospese le attività di nuoto di 130 bambini di Propaganda tesserati con la Sportlife: a renderlo noto ai genitori sono stati gli istruttori che venerdì scorso hanno ricevuto una comunicazione dalla società sportiva, in cui si informava della risoluzione della convenzione con la Progetto Sport Gestione Impianti. Alla base della risoluzione ci sarebbe la mancata corresponsione dei canoni mensili per gli spazi acqua da parte di Sportlife, anche se il suo presidente, Vincenzo Serraiocco, sostiene che la circostanza "non corrisponda al vero". Dallo scorso mese di gennaio gli istruttori non ricevono lo stipendio, mentre i genitori hanno già pagato la quota associativa che doveva coprire le attività (due allenamenti a settimana e gare federali) fino al prossimo 31 luglio.


Parlando di un "lavoro quotidiano sul caso da parte della Regione", l'assessore Mauro Febbo sottolinea di avere "trovato una situazione ingarbugliata, dal punto di vista amministrativo, giuridico e di procedure concorsuali; una situazione estremamente complicata".

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