Abruzzo

Terrorismo: Alessandrini, per anni parlato solo terroristi

Figlio giudice, clima diverso anche grazie a libro Calabresi

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 30 AGO - "Per decenni c'erano solo i terroristi che parlavano ed erano molto visibili, li abbiamo visti anche nelle università e qualcuno, come D'Elia, ha fatto anche il segretario d'aula alla Camera". Lo ha detto Marco Alessandrini, sindaco di Pescara e figlio di Emilio Alessandrini, il magistrato ucciso da Prima Linea, a Milano, il 29 maggio del 1979, a margine dell'incontro "Buon compleanno Emilio, a 76 anni dalla nascita a Penne (Pescara), a 40 dalla scomparsa a Milano", dedicato alla figura del padre, che oggi avrebbe compiuto 76 anni.
    "Io ho attraversato il viaggio della memoria, che naturalmente non finisce mai e quello che oggi vediamo, a quasi 40 anni di distanza, è diverso da quanto accaduto almeno fino a dieci anni fa - ha osservato Marco Alessandrini -. Il terrorismo è stato un argomento un po' pesante, come eredità morale del Paese, al netto degli aspetti giudiziari. Se dovessi per un attimo assumere l'attitudine dello storico e individuare delle date simboliche, mi viene da pensare al 2008, quando è stata istituita la Giornata nazionale della memoria delle vittime del terrorismo - ha proseguito il figlio del magistrato ucciso -.
    Però la verità è che solo pochi anni prima si è aperto un ampio dibattito, al quale ha molto contribuito il libro di Calabresi e che poi ha visto sorgere un'ampia memorialistica delle vittime".(ANSA).
   

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