(ANSA) - CHIETI, 27 LUG - "Sergio non avrebbe mai deciso di
fare politica perché era uomo integro e non incline al
compromesso". A raccontarlo all'ANSA Laura Mancini, cugina di
Sergio Marchionne, figlia della sorella del padre del manager.
"Sergio - dice - è sempre stato un uomo schivo, riservato e
informale che badava alla sostanza senza perdere di vista il
fattore umano. Aspettava la pensione per poter venire a
trascorrere un po' di tempo con noi parenti abruzzesi, ce lo ha
detto anche l'ultima volta che è venuto".
"Sergio non amava il clamore, la sovraesposizione mediatica,
né le persone in cerca di facile notorietà - racconta con la
voce flebile e affranta la parente - ha sempre vissuto in modo
low profile nonostante la carriera prestigiosa che ha fatto lo
abbia portato alla ribalta della scena internazionale. In casa
sua quando era a Chieti si respirava un clima di grande serenità
e mai di austerità come si potrebbe essere indotti a pensare
visto che il padre era un Carabiniere. Sergio era un adolescente
gioioso, affettuoso, giocherellone e compagnone. Un ragazzo
dall'intelligenza fuori dal comune. Negli anni cinquanta ho
vissuto a Chieti in Via Galliani a casa degli zii Concezio e
Maria, i genitori di Sergio per poter frequentare il Liceo
Classico G.B. Vico. Zia Maria, che è venuta a mancare a maggio
di quest'anno, per me è stata una mamma. Mi ha insegnato a
cucinare, le buone maniere, il saper vivere. Sergio per me era
un fratello, così come sua sorella Luciana. Da adulto, quando
era con noi parenti, spesso si divertiva a parlare il dialetto
ed era uno spasso". E sull'incarico a Torino: "Ricordo le sue
riflessioni e i suoi dubbi quando fu chiamato dagli Agnelli a
risolvere i problemi dell'azienda del Lingotto. Mi diceva che si
trattava di un incarico di grande responsabilità. E fu con lo
stesso senso di responsabilità che, dopo aver esaminato la
situazione economica del gruppo, accettò l'incarico. Sentiva su
di sé il peso dei problemi dell'azienda torinese e non voleva
tradire le aspettative riposte su di lui dai tanti lavoratori
Fiat". (ANSA).
Marchionne: cugina, 'In politica? Non accettava compromessi'
'Prese con grande responsabilità su di sé incarico Lingotto'