Abruzzo

Tangenti Cultura: Mascitti, mi sento sollevato e risarcito

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 19 LUG - "È un momento importante dopo tutti questi anni. Mi sento sollevato e risarcito dalla giustizia. Riflettevo su questo percorso che ho fatto e che è stato difficile, ma che rifarei da capo perché credo che la verità renda liberi". Così Andrea Mascitti, l'imprenditore dello spettacolo che nel 2013, con le sue rivelazioni, diede il via all'inchiesta 'Il Vate', dalla quale è scaturito il processo sulle tangenti nel settore Cultura della Regione Abruzzo, che oggi in primo grado, nel tribunale collegiale di Pescara, ha portato alla condanna dell'ex assessore regionale Luigi De Fanis a 6 anni e 10 mesi.
    Mascitti si è costituito parte civile nel processo e il giudice ha stabilito il pagamento di una provvisionale di 20mila euro in suo favore. "Io ho fatto questo - ha proseguito Mascitti, in aula, subito dopo la lettura della sentenza - ho detto solo la verità e dunque sono felice che ci sia stata giustizia".
    Mascitti, diplomato in pianoforte al Conservatorio e in passato organizzatore di eventi culturali, nei mesi scorsi raccontò che, dopo la sua denuncia, nessuno ha più voluto lavorare con lui. "C'è gente che non vuole lavorare con me per quello che ho fatto, perché cerco di essere corretto nella vita.
    Io continuerò ad essere così, perché sono me stesso e non posso cambiare per fingere di essere qualcun altro. Quindi spero che gli altri si rendano conto che nella vita - ha detto Mascitti - ci sono dei valori e dei principi, come la lealtà e la sincerità, perché io seguirò sempre quella strada". Mascitti ha ricordato che "prima organizzavo grandi eventi e adesso invece mi occupo della gestione di un distributore di benzina. Spero più avanti - ha detto l'ex imprenditore - di riprendere a fare l'attività che facevo prima". (ANSA).
   

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