Abruzzo

Civiche Abruzzo e regionali,stop fortini

Evento a Miglianico. Daniele Toto, al voto entro l'anno

Redazione Ansa

(ANSA) - MIGLIANICO (CHIETI), 19 MAG - Basta con una "politica regionale concepita come un fortino assediato. Fuori ci sono i cittadini e non gli indiani che attaccano. Cittadini che chiedono aiuto. Da qui la necessità di una piattaforma di idee, di quell' 'anima' che permetta alla nostra azione politica di cambiare le cose ed eliminare quella torre d'avorio costruita dall'attuale politica autoreferenziale". Al voto entro l'anno.
    Così Daniele Toto, deputato della XVI Legislatura, riassumendo la finalità dell'incontro che si è svolto ieri pomeriggio alla cantina Ciavolich, a Miglianico (Chieti) dal titolo 'Dal territorio lo scenario per le politiche attive del futuro' promosso da Civiche per l'Abruzzo, con gli interventi dello scrittore Pietrangelo Buttafuoco, il presidente della Fondazione Einaudi, Giuseppe Benedetto. All'evento anche l'imprenditore Gianluca Zelli. Tra i presenti in sala, l'ex sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, l'ex deputato di Fi, Fabrizio Di Stefano, il deputato della Lega, Giuseppe Bellachioma. 
  Ma anche imprenditori e tanta gente che ha riempito la sala "incuriosita - hanno detto gli intervenuti - da queste Civiche e dal dibattito che ne scaturirà". Tra il pubblico anche l'ex direttore regionale, Giancarlo Zappacosta. In merito alla domanda su quando si andrà alle urne per le regionali, dopo l'elezione a senatore del presidente della Regione Luciano D'Alfonso, Daniele Toto si è sbilanciato ipotizzando che "si andrà a votare entro l'anno". Secondo il presidente della Fondazione Einaudi "occorre lasciare i cittadini abruzzesi liberi di andare a votare ed è giusto che non aspettino fino a primavera". Nel dibattito, promosso dal quotidiano online Impaginato.it, c'è stato spazio anche per le vicende che riguardano la formazione del nuovo Governo nazionale. "Quello che sta avvenendo a Roma - ha detto lo scrittore e ideologo Buttafuoco - è l'azione del civismo, civismo che diventa costruzione della politica". E poi l'attacco: "Perché non viene riconosciuta la sovranità popolare. Perché gli italiani avrebbero sbagliato a votare? Questo accade in Tunisia e in altri Paesi limitrofi e tomo tomo cacchio cacchio, per dirla alla Totò, succederà anche in Italia". L'imprenditore Gianluca Zelli ha spiegato poi il principio che ispira il progetto di Azione Politica: "Questo progetto - ha detto Zelli - mette al centro le persone e i loro bisogni, con la creazione di occasioni di incontro e ascolto. Il sistema dei grandi partiti ideologici é ormai superato, ma non si può ignorare il bisogno di partecipazione e di espressione dei cittadini. Questo é il carattere della nostra esperienza civica, questo é il senso delle nostre iniziative condivise sul territorio, nel segno della riflessione e del confronto. Azione Politica - ha concluso - é pronta a dare il proprio contributo per il cambiamento, come stiamo facendo con una nostra lista a Teramo per le elezioni del prossimo 10 giugno".  

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