(ANSA) - PESCARA, 18 GIU - Tra il quarto trimestre 2016 e il
primo trimestre 2017, gli occupati in Abruzzo hanno registrato
una flessione di 18.000 unità. In valore percentuale il
decremento è stato del 3,7% "di gran lunga superiore al dato
nazionale che ha segnato una diminuzione dello 0,4%". A
determinare il decremento due variazioni di diversa intensità:
una flessione più lieve di 6.000 unità dei dipendenti e un'altra
più pesante di 12.000 unità degli autonomi. Questa la fotografia
scattata dall'economista Aldo Ronci su elaborazione dei dati
sull'occupazione pubblicati dall'Istat il 9 giugno scorso. In
particolare, nel 1/o trimestre 2017 si registra un incremento di
1000 disoccupati (+1,4% in controtendenza con il decremento
dello 0,7% nazionale). I 464 mila occupati nel periodo
considerato contro i 482mila del 4/o trimestre 2016 "è il
peggiore dato trimestrale degli ultimi dieci anni", dice Ronci
che considera "allarmante la flessione del 3,7% che pone l'
Abruzzo al terzultimo posto della graduatoria nazionale".
Lavoro, Abruzzo 'perde' 18mila occupati
Aldo Ronci, peggiore dato ultimi 10 anni, allarmante il -3,7%