(ANSA) - SPOLETO (PERUGIA), 22 FEB - In tempi normali, nel
calendario degli agriturismi, questo sarebbe il momento di
cominciare a registrare le prenotazioni per Pasqua. Invece, dopo
i terremoti in Centro Italia, queste strutture di Marche,
Umbria, Abruzzo e Lazio fanno già la conta delle perdite. Prima
della crisi sismica il settore aveva un fatturato annuo da 173
milioni di euro negli agriturismi dell'Appennino, ora segna un
crollo fino al 50% anche nelle zone non colpite e nonostante il
95% delle strutture sia in perfetta efficienza. E' quanto emerso
dall'assemblea nazionale, stamani a Spoleto, di Turismo Verde,
l'associazione agrituristica della Cia-Agricoltori italiani.
L'"effetto panico" generato attorno al sisma - sottolinea la Cia
- ha bloccato i turisti, ma la maggior parte delle 3.852 aziende
agrituristiche delle quattro regioni si trova in aree lontane
dal cratere.
Crollo presenze in agriturismi Appennino
Prima del sisma fatturato annuo 173 mln, ora fino al 50% in meno