Abruzzo

Inchiesta Cfs svela cause mare inquinato

Legambiente, primi arresti con nuova legge su ecoreati

Redazione Ansa

(ANSA) -L'AQUILA, 20 OTT -Lo sversamento di liquami nel fiume Pescara dall'impianto di depurazione del Consorzio di bonifica Centro di Chieti è "una delle risposte, ahimè tristemente banali, sui motivi dell'inquinamento del mare abruzzese e del mancato rispetto dell'ambiente che ci circonda". E' il commento del sostituto procuratore antimafia dell'Aquila David Mancini sui risvolti delle indagini della Forestale di Chieti e Pescara che hanno portato all'arresto di 4 persone e al sequestro dell'impianto. Nel fiume finivano liquami in quantità tre volte superiori ai limiti consentiti, arsenico fino a 12 volte. Per il procuratore della Direzione nazionale Antimafia Antonio Laudati "sono reati vaghi, senza facce di vittime, ma che colpiscono un numero indeterminato di persone. E ci ritroviamo mare inquinato, persone avvelenate, pesci ammazzati e ambiente distrutto".
    "Quelle di oggi sono le prime ordinanze di custodia emesse con la nuova legge sugli ecoreati e l'introduzione del delitto di inquinamento ambientale" sottolinea Legambiente.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it