(ANSA) - ISTANBUL, 31 MAG - "Mentre camminavamo, ho
cominciato a sentire persone che urlavano. Ho pensato che ci
fosse un serpente, o un animale selvatico. Invece era per la
caduta di Alessandro". A raccontare all'ANSA i terribili momenti
dell'incidente in cui ieri pomeriggio il 34enne Alessandro
Angelucci ha perso la vita durante un'escursione in Turchia è
uno dei ragazzi che si trovava con lui, giunto dall'Italia per
partecipare a un progetto di scambio giovanile Erasmus Plus.
"Era vicino a una parete di roccia, su un muretto di pietra
piuttosto stretto. Aveva le scarpe ancora bagnate, perché prima
avevamo attraversato un torrente. Probabilmente è scivolato per
questo, facendo un volo di 40-50 metri", racconta il testimone.
In Turchia, Angelucci era giunto venerdì come 'group leader'
in un progetto sulla prevenzione della dipendenza dalle droghe,
che ha riunito 35 persone di diverse nazionalità. L'escursione a
Karasu, 200 km a sud-est di Istanbul, era tra le attività
ricreative previste. Con lui, dall'Italia erano giunti 4
giovanissimi partecipanti: 3 minorenni, tra cui 2 ragazze e un
ragazzo, e un altro di 22 anni, originari del Viterbese. A
organizzare la loro partecipazione al progetto della ong turca
Kargenc è stata l'associazione Prometeus di Viterbo. I 4
ragazzi, che come gli altri membri del gruppo hanno ricevuto
assistenza psicologica dopo l'incidente, dovrebbero rientrare in
Italia domani, anticipando il rientro previsto domenica. (ANSA).
Italiano morto in Turchia, 'forse caduto per scarpe bagnate'
Racconto testimoni all'ANSA. 4 ragazzi italiani rientrano domani