(ANSA) - L'AQUILA, 4 DIC - La legge della Regione Abruzzo
impugnata dal Consiglio dei ministri perché invade "materie di
esclusiva competenza statale" è la n.29 del 14 ottobre 2015 e
riguarda "Provvedimenti urgenti per la tutela dell'ambiente e
dell'ecosistema della costa abruzzese". Pubblicata sul
Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Speciale n.105,
vieta "le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di
idrocarburi liquidi e gassosi", come recita l'articolo 1 al
comma 1, "nelle zone di mare poste entro le dodici miglia marine
dalle linee di costa lungo l'intero perimetro costiero della
Regione Abruzzo".
"Il divieto di cui al comma 1 - recita il comma 2 - si
applica anche ai procedimenti autorizzatori e concessori in
corso alla data di entrata in vigore della presente legge,
finalizzati al rilascio di titoli abilitati per l'esercizio di
attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi
liquidi e gassosi. Tale divieto concerne anche i procedimenti
autorizzatori e concessori conseguenti e connessi.
In base al comma 3 "è fatta salva l'efficacia dei titoli
abilitativi già rilasciati alla data di entrata in vigore della
presente legge".
L'articolo 2 stabilisce che la legge "entra in vigore il
giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul
Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo". (ANSA).
Trivelle: legge 29 Abruzzo vieta prospezioni entro 12 miglia
(v. 'Trivelle: Cdm impugna legge Abruzzo tutela...' delle 17:50)