Abruzzo

Confagricoltura, rischio irriguo Fucino

Scipioni, aziende e occupazione saranno danneggiate

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 31 GEN -  A rischio, denuncia il presidente dei Giovani agricoltori di Confagricoltura L'Aquila, Claudio Scipioni, l'irrigazione di 3.000 ettari di terreni del Fucino, dopo l'apertura del nuovo depuratore di Avezzano, in mancanza di interventi rapidi per applicare gli accordi tra il Consorzio di Bonifica e il Consorzio per il nucleo industriale. Per il 5 febbraio è fissata al CAM la riunione chiesta da Confagricoltura L'Aquila per esaminare le criticità derivanti dall'apertura del nuovo depuratore di Avezzano ma "in assenza di certezza - dice Scipioni - non potremmo seminare gli ortaggi e dobbiamo ripiegare verso colture più povere con gravi danni per le nostre aziende e per l'occupazione". "Con la messa in funzione del nuovo depuratore di Avezzano - spiega Scipioni - tutte le acque vengono convogliate verso fosso 2 che, dopo un breve tragitto, finiscono direttamente all'incile. Il dirottamento delle acque verso il nuovo depuratore, secondo Scipioni, impedisce di conseguenza di alimentare fosso 3 dal quale gli agricoltori prelevavano le acque per irrigare i terreni situati all'interno di un vasto comprensorio dove operano un centinaio di aziende agricole. L'attuale canale, inoltre - dice - si è dimostrato insufficiente ad accogliere tutte le acque di pioggia provenienti dalla città di Avezzano tanto che nel mese di dicembre si sono verificati degli allagamenti nei terreni limitrofi". "In sede di approvazione dell'opera il Consorzio per il nucleo industriale - spiega ancora il presidente dei Giovani agricoltori di Confagricoltura L'Aquila - si era impegnato a predisporre una condotta di ritorno verso il fosso 3, opera effettivamente realizzata, tuttavia la mancanza del sistema di pompaggio non consente di ripristinarne il flusso".

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