Trump University ancora nel mirino

Redazione ANSA

La controversa Università Trump torna nel mirino. Secondo quanto scrive il New York Times, infatti, gli studenti sono stati costretti a scrivere giudizi positivi dopo i corsi altrimenti rischiavano di tornare a casa a mani vuote, senza il certificato di laurea. Inoltre ricevevano pressioni dai loro insegnanti, anche loro sotto minaccia di licenziamento se non raggiungevano punteggi alti in seguito alla loro performance in classe. "E' un imbroglio totale - ha detto Robert Guillo che ha speso 36 mila dollari per frequentare i corsi e poi ha chiesto un risarcimento - lo scopo delle valutazioni era quello di avere una difesa contro ogni azione legale". Un altro studente che ha cercato di dare una valutazione negativa al suo insegnante e' stato bombardato da telefonate e alla fine è stato costretto a cedere e a cambiare il suo giudizio.

In effetti, più volte Trump, per rispondere agli attacchi dei suoi avversari e contro la tesi del flop dell'università, ha spesso giocato la carta del gradimento degli studenti, a sua detta pari al 98%. Ma allo stesso tempo, molti studenti hanno sollevato dubbi sull'alto gradimento osservando che le circa 10mila valutazioni pubblicate sul sito 98percentapproval.com non erano solo quelle degli studenti effettivi ma anche degli oltre tremila ospiti che gli studenti iscritti erano invogliati a portare in classe. Secondo quanto hanno raccontato alcuni studenti, inoltre, alla fine di ogni programma gli insegnanti chiedevano di compilare un test e in maniera insolita l'operazione avveniva alla presenza di un istruttore, infrangendo quindi la regola dell'anonimato. Di recente il procuratore New York Eric Schneiderman ha detto che potrebbero esserci prove di frode perché' mentre venivano pubblicizzati corsi appositamente pensati per condividere segreti del suo successo, il magnate del mattone non era per nulla coinvolto.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA