Trump contestato a Kansas City

Rubio vince caucus a Washington D.C.

Redazione ANSA

Dopo la cancellazione di ieri del comizio di Chicago nuove proteste hanno accompagnato il tour elettorale di Donald Trump, senza tuttavia registrare tensioni tali da far annullare gli appuntamenti. Dopo le tappe in Ohio e Missouri, la polizia è dovuta intervenire a Kansas city per separare un folto gruppo di contestatori riusciti ad entrare all'interno della sala e i supporters del magnate. Una decina le interruzioni durante il suo discorso. Trump ha chiesto ai suoi di non reagire ma ha poi aggiunto che comincerà ad incoraggiare le denunce contro i contestatori. "Spero che questa gente sia arrestata, perchè, onestamente, dovrebbe esserlo".

Per oggi una nuova manifestazione di protesta è prevista a Bloomington, cittadina dell' Illinois con circa 80.000 abitanti, e le autorità locali hanno già annunciato un rafforzamento dei controlli di polizia.

 Marco Rubio ha vinto i caucus repubblicani presidenziali a Washington D.C.. E' la terza vittoria della corsa alla presidenza per il senatore della Florida, che ha già vinto, all'inizio di questo mese, i caucus del Gop in Minnesota e le primarie repubblicane a Porto Rico. Con la vittoria nella capitale degli Stati Uniti, Rubio conquista 10 delegati. John Kasich è rimasto 50 voti indietro, e avrà perciò 9 delegati. Nessun altro candidato è riuscito ad ottenerne.

Tensione e scontri a Chicago, Trump annulla il comizio  - Donald Trump cancella un comizio a Chicago. La motivazione ufficiale: timori per la sicurezza del popolo del tycoon in seguito alle tensioni scoppiate fra sostenitori e oppositori. Scontri che si sono tradotti in due feriti e diversi arresti, incluso un giornalista della Cbs. E in un America spaccata a metà dal ciclone Trump è subito polemica. I suoi rivali repubblicani lo accusano di aver creato un clima "tossico", di cui la violenza scoppiata a Chicago è solo l'ultima conseguenza. Lo attaccano Hillary Clinton e Bernie Sanders. "Quando si gioca con il fuoco, il rischio è quello di un incendio che non si riesce a controllare. L'incoraggiamento alla violenza e all'aggressione è sbagliato. Basta alla politica della divisione. Questa non è leadership", lo incalza Hillary. Anche Barack Obama ci va giù duro: la politica è una battaglia di idee senza incitare alla violenza, che va condannata. "Chi non lo fa non merita il vostro voto", dice il presidente rivolgendosi a un pubblico democratico nell'ambito di un evento di raccolta fondi. Un'occasione per Obama per criticare Trump e Ted Cruz, la cui retorica è nociva tanto quanto quella del tycoon. E il partito repubblicano, che non deve stupirsi secondo Obama dell'ascesa di Trump, prodotto delle dinamiche interne alla destra americana, un suo distillato. I candidati repubblicani "non sanno quello che fanno", "vendono vino. Sapete che ci sono bottiglie da cinque dollari, e loro vi mettono sopra un'etichetta da 50 dollari e vi dicono che è il migliore". La pioggia di critiche però non ferma Trump, che si difende presentandosi come l'uomo che vuole unire l'America a pochi giorni dall'appuntamento di martedì, quando Stati chiave, come la Florida e l'Illinois, sono chiamati a votare. Le indiscrezioni sul possibile annullamento di un evento in giornata a Dayton, in Ohio, vengono smentite: l'aereo di Trump atterra e centinaia di sostenitori sono lì ad attenderlo. Senza mezzi termini il tycoon affronta subito la cancellazione dell'evento di Chicago, una delle roccaforti democratiche, la città di Obama guidata dal fedelissimo Rahm Emanuel, protagonista dell'ascesa del movimento 'Black Lives Matter'. I suoi fan lo attendono anche alla University of Illinois, ateneo che vanta una lunga storia di attivismo politico. Ma l'attesa è vana: dopo ripetuti rinvii, l'evento viene annullato e la tensione già alta sfocia in scontri, che vanno ad aggiungersi a quelli dei giorni scorsi a St. Louis e in North Carolina. "Sono stati dei criminali. Erano manifestanti organizzati, professionisti e alcuni erano legati a Bernie", attacca Trump. "Sarebbe stato più facile per me tenere il comizio. Ma non volevo che nessuno si facesse male", aggiunge. Poi alcuni momenti di tensione, con il Secret Service costretto a intervenire per un uomo che tenta di salire sul palco. Trump prosegue con gli attacchi, prima contro Cruz poi contro John Kasich, il governatore dell'Ohio, ribadendo alcuni dei suoi cavalli di battaglia: il muro con il Messico e il 'no' all'ingresso di siriani nel paese.

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