Presidenziali Usa, un giovane italiano su cinque esulta per Trump

Su 7mila ragazzi, l’80% degli intervistati da Skuola.net, avrebbe voluto Hillary Clinton presidente

Redazione ANSA

 

La partecipazione ad una web survey di Skuola.net, lanciata proprio nelle ore immediatamente precedenti il voto,  è stata alta: più di 7mila ragazzi hanno voluto dire la loro sul duello dell’anno. Con risultati che, tutto sommato, rispecchiano l’opinione generale. L’80% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di parteggiare per Hillary Clinton, anche se Donald Trump, nonostante la scarsa popolarità tra i media, è riuscito comunque a raccogliere il 20% dei consensi.

Hillary o Donald? I motivi della scelta
In tanti hanno affermato di preferire Clinton perché avrebbe finalmente fatto entrare da protagonista una donna alla Casa Bianca. Chi ha puntato su Trump, invece, è stato convinto dal suo “curriculum” da imprenditore, lontano dalla vecchia classe politica. I sostenitori di Hillary hanno visto in lei un presidente che si sarebbe battuto per i diritti dei lavoratori stranieri, degli omosessuali, delle minoranze, tutte categorie osteggiate (per lo meno in campagna elettorale) da Donald Trump. I più attenti all’attualità si sono mostrati preoccupati per i rapporti tra gli Stati Uniti e la Russia che, con la Clinton presidente, a loro dire potevano peggiorare, mentre più ben disposto verso il leader russo Putin si è mostrato il suo avversario. Naturalmente, non potevano poi mancare i giudizi più strettamente “personali”, vedendo nei due candidati caratteristiche sia positive (simpatia, carattere, saggezza, piglio deciso) sia negative (follia, impreparazione, volgarità), da declinare a seconda delle preferenze.

Meglio le Presidenziali Usa del Referendum
La discussione ha coinvolto più di avvenimenti simili che nello stesso periodo hanno riguardato da vicino l’Italia. È il caso della marcia di avvicinamento all’appuntamento con il referendum costituzionale del 4 dicembre: il 63% dei ragazzi che hanno partecipato al sondaggio ha ammesso di aver seguito con più interesse in questi giorni l’avvicinamento alle presidenziali americane rispetto al dibattito sul voto referendario. Come dire: molto meglio Donald contro Hillary che ‘Sì’ contro ‘No’.

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