Slitta visita Charlotte di Clinton e Trump

Redazione ANSA

     Hillary Clinton e Donald Trump rimandano la visita a Charlotte, dove continuano per la quarta notte consecutiva le proteste per l'uccisione di Keith Lamont Scott. I due candidati decidono di rimandare la trasferta rispondendo cosi' all'appello del sindaco, Jennifer Roberts, in piazza con i manifestanti che invita ripetutamente alla calma, perche' la violenza non consente di veicolare il messaggio in modo giusto.

    ''Se ci fosse la possibilita' di ritardare le visite in modo da concederci piu' tempo sarebbe ideale. Le risorse che abbiamo sono poche'' afferma Roberts, ringraziando Clinton e Trump per l'interesse e l'appoggio. ''Posticipiamo il viaggio previsto per domenica in modo da non pesare sulle risorse della citta''' fa sapere la campagna di Clinton. Lo stesso fa lo staff di Trump. Le tensioni di Charlotte riportano il tema della razza in campagna elettorale, soprattutto in vista del primo dibattito fra i due candidati in calendario lunedi'. Le proteste intanto a Charlotte, dove e' scattato il coprifuoco, continuano per la quarta notte consecutiva.

    Ad agitare i manifestanti e' il video girato dalla moglie di Keith Lamont Scott che, pur non chiarendo alcuni dettagli fondamentali, offre un nuovo quadro dell'accaduto. Nel filmato girato dalla moglie di Scott si sente chiaramente la donna dire agli agenti di ''non sparare, non e' armato''. Infuriano intanto le polemiche contro la polizia, alla quale si chiede di pubblicare immediatamente il video in possesso. Lo chiede Clinton. E lo gridano i manifestanti, agitando striscione con una mano insanguinata e la scritta 'il prossimo sono io'. Manifestazioni sono in corso anche ad Atlanta, dove centinaia di persone scendono in piazza contro il ''sistema colpevole'' di quanto accaduto a Charlotte ma anche a Tulsa.

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