'Yes we can', gli slogan di Obama infiammano Filadelfia

Il presidente evoca "Change" e "Hope". E in platea c'e' chi cerca di lanciare il coro "4 more years"

Redazione ANSA

"YES WE CAN! YES WE CAN!". A chiudere gli occhi per un attimo, mentre la voce di Barack Obama ringrazia la platea che lo acclama, sembra davvero di essere tornati indietro di otto anni, a quella convention del 2008 in cui il giovane senatore dell'Illinois getto' le basi del suo trionfo, dopo aver battuto contro ogni pronostico proprio lei, la potente Hillary Cinton. Da "Yes we can" (e la versione in spagnolo "Si se puede") a "Hope", l'Obama show alla convention di Filadelfia ha riproposto tutti gli slogan delle memorabili campagne elettorali obamiane, anche quella in cui nel 2012 fu riconfermato alla Casa Bianca con un plebiscito di voti inatteso. Quell'anno il tormentone era "FORWARD!", andare avanti. Avanti nei progressi costruiti nei primi quattro anni passati alla Casa Bianca. E andare avanti, finire il lavoro da lui iniziato - sottolinea Obama nell'arena di Filadelfia - e' ora il compito di Hillary, l'unica che puo' farlo. E che puo' assicurare che il cambiamento venga portato a compimento, "tutti insieme", con il dialogo, e non con ricette da uomo solo al comando.

E insieme alla parola d'ordine "CHANGE" Obama rispolvera anche un altro degli iconici e vincenti slogan del 2008: "HOPE". "Stasera vi chiedo di fare per Hillary quello che avete fatto per me, perche' voi siete gli stessi di dodici anni fa quando parlavo di speranza". E ancora: "America, tu hai difeso quella speranza in questi otto anni. E ora sono pronto a passare il testimone e a fare la mia parte da privato cittadino". Quando cita Donald Trump dal pubblico inevitabilmente si alzano i 'buuuu', e anche qui Obama rispolvera una parola d'ordine che tante volte uso' contro Mitt Romney nel 2012, per invitare piu' gente possibile a recarsi alla urne: "DON'T BOO, VOTE!". E quei voti travolsero il candidato repubblicano. Slogan o non slogan, l'oratoria di Obama e' sempre accattivante, e la platea di Filadelfia lo ricambia con grande affetto. E qualcuno a tratti si spinge a lanciare un'altro coro in voga nel 2012: "FOUR MORE YEARS! FOUR MORE YEARS!". Ma sarebbe stato davvero imbarazzante per Obama che, non e' un mistero, e' stato ed e' tuttora molto piu' amato di Hillary dal popolo democratico.

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