Sanders attacca Hillary, gioca carta Wall Street

'Progressisti non hanno Super Pac

Redazione ANSA

     Accantonano il bon ton e si attaccano. Senza esclusione di colpi. Hillary Clinton e Bernie Sanders si presentano combattivi all'ultimo dibattito democratico prima del voto in New Hampshire, dove Sanders e' in netto vantaggio sull'ex segretario di Stato. Uno scambio di accuse dal quale Hillary esce in difficolta'. Il cavallo di battaglia di Sanders e' il rapporto fra Clinton e Wall Street, sempre piu' simbolo delle diseguaglianze dell'America. E soprattutto fra Hillary e Goldman Sachs e i 200.000 dollari offerti dalla banca all'ex First Lady per intervenire a uno dei suoi convegni.

     ''E' quello che hanno offerto'' risponde Hillary, apparentemente in difficolta'. Poi cerca di recuperare: ''Guardate quello che propongo'' per regolare Wall Street, aggiunge Hillary rivendicando di voler introdurre norme piu' stringenti rispetto alle attuali. Ma non sembra convincere. Il suo legame con la piazza finanziaria piu' grande al mondo, e una delle maggiori finanziatrici della campagna elettorale americana, continua a crearle difficolta', complicando la sua strada verso la Casa Bianca insieme allo scandalo delle email. ''Non conosco nessuno che si definisce progressista e che allo stesso tempo ha un SuperPac e riceve 15 milioni di dollari da Wall Street'' la incalza Sanders.

    Hillary cerca la rivincita con un attacco a Sanders per l'inesperienza in politica estera, dove l'ex segretario di stato e' piu' forte. Cosi' come sembra piu' forte, soprattutto fra gli elettori, per la sua difesa dei diritti delle donne, a partire dall'aborto. Lo scontro fra Hillary e Sanders appare sempre di piu' una lotta di genere e di 'corporate power'

     

    

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