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Migranti: barriera metallica tra Macedonia e Grecia

Alla frontiera tensione e scontri fra i migranti e la polizia

29 novembre, 13:34

di Franco Quintano


(ANSA) - BELGRADO/SKOPJE - L'Europa dei muri anti-immigrati si allarga anche al fronte sud della 'rotta balcanica'. Dopo le barriere 'difensive' innalzate alle frontiere di Ungheria, Serbia, Croazia e Slovenia, anche la Macedonia, dopo tanti annunci e tentennamenti, ha avviato ufficialmente oggi i lavori di costruzione di una barriera metallica e filo spinato al confine meridionale con la Grecia, da dove arriva il grosso del flusso di migranti e profughi mediorientali diretti in nord Europa.  

E mentre la tensione cresce nei Balcani, domani si tiene a Bruxelles il vertice Ue-Turchia (parteciperà il premier Ahmet Davutoglu), preceduto da un duro negoziato per arrivare ad un testo condiviso che getti le basi di una reale collaborazione per contenere il flusso di migranti e profughi verso l'Europa sulla rotta balcanica. "Il problema principale resta il veto di Cipro. Ma per domenica ce la faremo", spiega una fonte Ue. I principali nodi da sciogliere: l'apertura di nuovi capitoli del processo di adesione (per i quali occorre l'unanimità dei 28), su cui pesa il no di Nicosia; ma anche il pagamento di tre miliardi di euro, destinati a progetti per migliorare le condizioni di vita dei 2,2 milioni di rifugiati, per i quali la Turchia ha già speso sette miliardi. Bruxelles vorrebbe dilazionare la cifra in due anni, mentre Ankara chiede che sia annuale.

Intanto, al confine greco-macedone, la reazione non si e' fatta attendere, con centinaia di migranti esasperati dall'attesa che si sono pesantemente scontrati con la polizia macedone. La barriera, alta tre metri, riguardera' alcuni tra i tratti più caldi ed affollati della frontiera, i piu' utilizzati dai migranti in arrivo da Turchia e Grecia. Le autorita' di Skopje si sono affrettate ad assicurare che la frontiera greco-macedone restera' regolarmente aperta e che la barriera ha il solo scopo di prevenire passaggi illegali e incanalare al meglio e in modo piu' umano e ordinato le colonne di migranti verso i checkpoint ufficiali e i centri di registrazione. La tensione alla frontiera fra Macedonia e Grecia e' andata via via aumentando dopo la decisione di Skopje, analoga a quella presa da Slovenia, Croazia e Serbia, di consentire l'ingresso in territorio macedone solo ai profughi provenienti da zone di guerra di Siria, Iraq e Afghanistan, chiudendo le porte invece al resto dei migranti cosiddetti 'economici', che a centinaia affollano da giorni la 'terra di nessuno' al confine greco-macedone, dove a piu' riprese si registrano contestazioni e manifestazioni di protesta. Iraniani, pachistani, somali, marocchini e altri nordafricani, cittadini del Bangladesh e di altri Paesi di Africa e Asia non interessati da conflitti sanguinosi e guerre civili non vengono fatti entrare in Macedonia, e nei giorni scorsi per protesta in tanti si sono cuciti le labbra con ago e filo, mentre altri hanno iniziato lo sciopero della fame.

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