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Putin a Belgrado, tappeto rosso per grande alleato

Discorso a parata liberazione. No a glorificazione nazismo

16 ottobre, 20:24

(ANSA) - BELGRADO - Tappeto rosso per Vladimir Putin oggi a Belgrado, dove il presidente russo - sulla strada verso il vertice Ue-Asia di Milano - ha fatto una tappa breve ma altamente simbolica a sottolineare i rapporti privilegiati con la Serbia, alleato storico della Russia nei Balcani. Invitato a partecipare alla parata militare per i 70 anni dalla liberazione di Belgrado dall'occupazione nazista, il leader del Cremlino, in una visita concentrate il sole sei ore, ha avuto colloqui con il presidente serbo Tomislav Nikolic, che gli ha conferito la piu' alta onorificenza della Serbia, e con premier Aleksandar Vucic.

E' stato constatato l'ottimo stato della collaborazione economica e commerciale, per la quale - ha detto Putin - esistono ampi spazi di ulteriore rafforzamento, in particolare in campo energetico e agricolo. Anche perche', ha osservato, alla luce della sanzioni imposte a Mosca da Ue e Usa per la crisi ucraina, la Serbia ha grandi possibilita' di rafforzare la sua presenza sul mercato russo. Gli investimenti russi in Serbia, ha sottolineato il presidente, potrebbero raddoppiare e fra tre anni potrebbero arrivare a una quota fra sei e dieci miliardi di dollari. Al premier Vucic inoltre Putin ha espresso la disponibilita' a esaminare un accordo per l'export in Russia di determinate quote di auto Fiat prodotte nello stabilimento di Kragujevac (Serbia centrale). Un tema questo che sta molto a cuore alla dirigenza di Belgrado. In conferenza stampa insieme al premier serbo, Vladimir Putin non ha mancato un riferimento alle sanzioni occidentali, affermando che "chi cerca di danneggiarci economicamente con le sanzioni danneggia in primo luogo se stesso". E ha poi messo in guardia dai "grandi rischi" legati al transito del gas russo verso l'Europa.

"Non ci sara' alcuna crisi del gas per colpa della Russia.

Siamo sempre stati un partner affidabile e possediamo risorse a sufficienza. Ma vi sono rischi di transito", ha detto. "Se vedremo che I partner ucraini cominciano a prelevare illegalmente il gas dal nostro sistema di gasdotti, allora noi ridurremo le forniture in proporzione alle quantita' prelevate", ha affermato il presidente che ha tuttavia auspicato un accordo sulla questione del gas. Putin, che subito dopo l'arrivo a Belgrado con il presidente Nikolic ha deposto una corona di fiori al cimitero dove riposano i soldati russi caduti nei combattimenti per la liberazione di Belgrado nel 1944, e' stato accolto con una autentica ovazione del pubblico alla parata militare, dove sotto la pioggia ha preso la parola per esaltare l'eroismo dei soldati sovietici e jugoslavi che fianco a fianco combatterono e respinsero gli occupanti nazisti.

E' necessario, ha detto, "contrastare i tentativi di glorificare i nazisti e i loro sostenitori". In una intervista oggi al quotidiano Politika, Putin ha ugualmente denunciato i fenomeni di neonazismo che si manifestano in Europa, citando in particolare i Paesi baltici. E ha definito "un colpo di stato" gli eventi dello scorso febbraio in Ucraina.

 

A margine della visita oggi a Belgrado del presidente russo Vladimir Putin, i governi di Serbia e Russia hanno firmato sette accordi bilaterali destinati a estendere e rafforzare la gia' solida collaborazione bilaterale. I settori interessati sono la cooperazione militare, i servizi segreti, la riammissione reciproca, le dogane, l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili, le infrastrutture ferroviarie.

(ANSA)

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