Percorso:ANSA > Nuova Europa > Economia > Unicredit punta su Est Europa, 20 mld nuovo credito

Unicredit punta su Est Europa, 20 mld nuovo credito

Vivaldi, resta motore crescita. Closing Ucraina a marzo

22 gennaio, 18:07
Unicredit punta su Centro-Est Europa Unicredit punta su Centro-Est Europa

dell'inviato Fabio Perego

 

(ANSA) - VIENNA - Il Centro-Est Europa resta l'area su cui Unicredit continuerà a puntare, tanto che saranno sviluppati in misura significativa sia i volumi della raccolta sia quelli degli impieghi ai privati e alle imprese, con 20 miliardi di nuovo credito erogati al 2018. L'area "è e sarà un motore di sviluppo del gruppo. Siamo qui per restarci e produrre risultati", spiega il responsabile della divisione Cee di Unicredit, Carlo Vivaldi tracciando, a margine dei lavori dell'Euromoney Conference, gli obiettivi nell'ambito del piano di gruppo. Nel dettaglio le linee strategiche di UniCredit prevedono l'incremento del capitale allocato nell'area dal 27% del 2014 al 33% del 2018. Circa il 40% della crescita dei ricavi del gruppo e il 60% di quella del margine di interesse, da oggi al 2018, deriveranno proprio dalla Cee.

 

"La regione - sottolinea ancora Vivaldi - rappresenta un'area economica di fondamentale importanza non solo per il gruppo UniCredit, che già oggi realizza qui un quarto dei propri ricavi, ma anche per le imprese, e per quelle italiane in particolare (7mila quelle presenti di cui due terzi supportate dalla banca). Basti pensare che ancora nel 2014 l'export delle imprese italiane verso la Cee è stato cinque volte più grande di quello verso la Cina". I principali filoni di sviluppo delle attività dell'istituto di Piazza Gae Aulenti nel Centro-Est Europa saranno nei prossimi anni l'acquisizione di nuova clientela, la digitalizzazione e la crescita dei volumi. Al 2018 è prevista l'acquisizione di 4 milioni di nuovi clienti retail, private e imprese, con un focus particolare su quelle che operano in più Paesi. La digitalizzazione giocherà un ruolo chiave sia per il contenimento dei costi che per lo sviluppo dei ricavi, con il raddoppio (dagli attuali 5 milioni ai previsti 10 milioni) dei clienti che utilizzano l'internet banking e la moltiplicazione (da 1 a 7 milioni) del numero di coloro che accederanno alla banca da dispositivi mobili. Previste anche 9 mila assunzioni che andranno in parte a compensare le uscite già annunciate.

 

Nell'area, come nell'intero gruppo, si continuerà a lavorare per diminuire gli Npl netti ossia i crediti non performanti (1,3 mld nella Cee e 19,5 mld a livello di gruppo). Quanto alle cessioni, dopo la controllata in Ucraina (il cui closing sarà per marzo), al momento non ce ne sono altre in vista. Mentre sul fronte acquisizioni la banca "in Romania è interessata a un portafoglio" mentre in Repubblica Ceca e Slovacchia l'interesse è "più a banche ma, al momento, in entrambi i casi - afferma Vivaldi - non abbiamo file sul tavolo". In Turchia, invece, c'è interesse a crescere ma organicamente. Nell'ultimo anno la banca ha acquisito 700mila clienti e ora si sta concentrando nel capitalizzare l'investimento fatto. Mentre in Russia l'istituto aspetterà il momento giusto per ripartire. Infine in Austria, nel corso del 2016 sarà portata a termine la ristrutturazione che consentirà ulteriori 150 milioni di risparmi, portando cosi una riduzione strutturale dei costi, a fine piano, a 300 milioni. (ANSA).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati