(ANSA) - TRIESTE - Sono enormi le differenze di Pil pro
capite in standard di potere di acquisto fra le più ricche e le
più povere 272 regioni dell'Unione europea. Lo conferma uno
studio di Eurostat, basato sui dati del 2011. Secondo l'ufficio
statistico dell'Ue, 75 regioni su 272 classificate come Nuts-2
(con una popolazione da 800mila a 3 milioni di abitanti) hanno
registrato un Pil pro capite inferiore al 75% della media
europea. Le otto con i valori di ricchezza pro capite più bassa
si trovano ''tutte in Bulgaria e in Romania'', precisa Eurostat,
con il record negativo nelle regioni Severozapaden (Bulgaria) e
Nord-Est (Romania), con un Pil pro capite pari al 29% della
media dell'Ue a 28. Segue a ruota Severen tsentralen (Bulgaria,
31%), Yuzhen tsentralen (Bulgaria, 32%), Sud-Vest Oltenia
(Romania, 37%), Severoiztochene e Yugoiztochen (Bulgaria, 38%),
Sud-Est (Romania, 39%), Észak-Magyarorszag (Ungheria, 40%),
Sud-Muntenia (Romania, 40%), Nord-Vest (Romania, 42%),
Észak-Alfoeld (Ungheria, 43%), Dél-Alfoeld (Ungheria, 44%),
Lubelskie e Podkarpackie (Polonia, 44%), Dél-Dunantul (Ungheria,
45%), Centru (Romania, 45%), Podlaskie e Warmisko-Mazurskie
(Polonia, 47%) e Switokrzyskie (Polonia, 49%). Tra le 75 regioni
con un Pil pro capite inferiore al 75% della media dell'Unione
europea, illustra Eurostat, 15 si trovano in Polonia, nove in
Grecia, sette in Repubblica ceca e Romania, sei in Ungheria,
cinque in Bulgaria e in Italia, tre in Slovacchia, una in
Croazia e una in Slovenia. Nel gruppo troviamo anche tre Stati
senza suddivisioni regionali interne, ovvero Estonia, Lettonia e
Lituania.
Anche fra le venti regioni più ricche scopriamo tuttavia dei
rappresentanti dell'area della Nuova Europa. In testa, al quarto
posto della classifica generale dopo Inner London, Lussemburgo e
Bruxelles, la regione di Amburgo (Germania, 202%), seguita
dall'area metropolitana di Bratislava (Slovacchia, 186%), da
quella di Praga (Rep. ceca, 171%), Oberbayern (Germania, 168%),
Vienna (Austria, 165%), Darmstadt (Germania, 162%), Brema
(Germania, 158%), Stoccarda (Germania, 152%), Salisburgo (149%).
Al ventesimo posto, prima fra le italiane, la provincia di
Bolzano/Bozen (147%). Va tuttavia ricordato, sottolinea
Eurostat, che in alcune fra le più ricche regioni in classifica
il dato del Pil pro capite può essere significativamente
influenzato dai flussi di pendolari, che alzano la produzione e
salari a livelli non raggiungibili in maniera autonoma dalla
popolazione residente in loco. (ANSA).
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