Realismo socialista a Belgrado, le foto di Mirko Nahmijas

(ANSA) - TRIESTE - Si intitola 'Minimal Belgrade' il progetto del fotografo Mirko Nahmijas, che documenta alcuni degli elementi più importanti dell'architettura della capitale serba della metà dello scorso secolo: le imponenti composizioni geometriche dall'aspetto surreale e futurista, spesso caratterizzate da cemento a vista (beton brut), rappresentative del "brutalismo" e del realismo socialista che regnava nell'architettura, al contempo 'brutta' e maestosa, della Jugoslavia di Tito.

Dal progetto di Nahmijas emerge il volto di una Belgrado ormai quasi dimenticata, uno sguardo diverso rivolto a un'epoca che tra gli abitanti suscita ancora un miscuglio di emozioni oscillanti tra il ripudio e la nostalgia.

"La caratteristica principale di questi edifici stupefacenti è che sembreranno sempre non solo futuristi, ma come se fossero presi e portati a noi dal futuro", ha detto ad ANSA Nuova Europa il fotografo a proposito del suo progetto, disponibile nei dettagli su MinimalBelgrade.com. (ANSA).