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Grande Guerra: studenti rumeni e magiari nei luoghi del Fvg

Con coetanei sloveni e italiani realizzeranno guide multimediali

07 marzo, 18:33
(ANSA) - UDINE - Far riflettere le giovani generazioni sui drammi e sul trauma che il Primo Conflitto Mondiale ha rappresentato per l'intera Europa, superando la retorica e i nazionalismi attraverso la conoscenza dell'altro, l'esplorazione del territorio e la ricerca storica. E' questo l'obiettivo del progetto "La guerra degli altri", ideato dall'Associazione culturale 47|04 e sostenuta dalla Regione FVG, le cui prima e seconda fase si sono concluse nei giorni scorsi, con la visita di 20 studenti di Debrecen (Ungheria) e 20 di Oradea (Romania) sui luoghi della Grande guerra in Friuli Venezia Giulia, insieme ai loro coetanei degli istituti scolastici Gregorcic di Gorizia ed Einaudi di Staranzano (Gorizia).

Al termine di questa visita e dopo quella (di scambio) degli studenti italiani e sloveni a Debrecen e Oradea a fine aprile, i giovani dei tre Paesi coinvolti nel progetto creeranno vere e proprie guide turistiche emozionali multimediali, sfruttando le tecniche dello storytelling georeferenziato e pubblicandole on-line.

"E' un progetto innovativo perché cerca di promuovere nuove chiavi di lettura di una delle più grandi tragedie del secolo scorso", ha spiegato Alessandro Cattunar, coordinatore del progetto e presidente dell'associazione 47.04. I giovani studenti ungheresi e romeni sono stati accolti a Doberdò del Lago (Gorizia) dall'Assessore provinciale alla cultura Federico Portelli e dal sindaco di Doberdò Fabio Vizintin. "Un'occasione per promuovere il dialogo e la pace, ma anche per conoscere le tante identità che compongono la nuova Europa unita", ha sottolineato l'assessore Portelli, mentre il sindaco Vizintin ha evidenziato che "nei luoghi in cui italiani, sloveni, ungheresi e altre nazionalità hanno combattuto una guerra terribile, oggi, cento anni dopo, è importante che il ricordo sia la base per costruire e difendere la pace".

I giovani ungheresi e romeni hanno visitato altri luoghi simbolo della Grande Guerra, come la Cappella Ungherese di Visintini (Doberdò), il "Museo della guerra per la pace Diego De Henriquez" di Trieste, il Museo speleologico di San Martino del Carso, il Museo della Grande Guerra e l'Ossario di Caporetto (Slovenia), la piazza Transalpina (Gorizia), dove gli studenti hanno potuto conoscere la storia di Gorizia e del suo confine.

In molti si sono augurati che presto anche altri confini tra i Paesi dell'Unione europea, come quello ungherese-romeno, possano definitivamente cadere. Infine la visita al Museo all'aperto di Ragogna (Udine), alla scoperta dei bunker e delle linee difensive e degli avvenimenti che segnarono le vicende belliche sulle rive del fiume Tagliamento. (ANSA).

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