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Da Mtskheta a Gori tra i cimeli di Stalin e Grande Caucaso

Fra Patrimoni Unesco, natura e gastronomia

23 giugno, 10:53
La cattedrale di Mitskheta La cattedrale di Mitskheta

(ANSA) - TBILISI - A circa venti chilometri dalla capitale georgiana, dove il paesaggio ricorda le valli della Svizzera, si trova Mtskheta. Cuore spirituale della Georgia fin dalle prime ore in cui il cristianesimo divenne religione ufficiale, nel 2009 le sue chiese storiche sono state inserite nella lista dei siti Unesco Patrimonio dell'Umanità. La Cattedrale di Svetitskhoveli (XI secolo), dove al suo interno, secondo la tradizione, sotto una colonna squadrata decorata con bellissimi affreschi, sarebbe sepolta la tunica di Cristo, è un vero gioiello. Più a Est, si trova invece la Chiesa di Jvari o chiesa della Santa croce (in stile tetraconco georgiano antico), è il luogo più sacro per i georgiani e sorge nel punto in cui nel IV secolo, subito dopo essere stato convertito al cristianesimo da Santa Nino, re Mirian aveva fatto erigere una sacra croce lignea.

Altro importante luogo di culto è la chiesa trecentesca Tsiminda Sameba, o anche della Santa Trinità, situata a circa 2.200 metri sul monte Kazbegi, ai piedi del Gran Caucaso, a circa 15 km dal confine con la Federazione russa. Per giungere fin la su, si percorre l'antica strada militare georgiana che un tempo collegava il Caucaso alla Russia. Un territorio aspro, sviluppato soltanto a inizio XIX secolo durante l'occupazione degli Zar, che vede il suo culmine nel passo di Jvari, a 2.379 metri di altitudine. Una volta giunti ai piedi del monte Kazbegi, l'ascensione alla Chiesa della Santa Trinità può essere fatta a piedi - anche se a tratti il percorso può essere decisamente impegnativo - o in auto, grazie a un servizio di 4x4 dedicati. Questa zona del Paese offre dal punto di vista naturalistico e paesaggistico angoli sospesi nel tempo e nello spazio, apprezzati soprattutto dagli sportivi: alpinisti, escursionisti e sciatori. Non lontano da Kazbegi si trova infatti, una delle tre località sciistiche del Paese, Gudauri (le altre due sono invece Borgiani e Bakuriani) frequentata soprattutto da russi.

Che ci si trovi nel Nord, a Est, a Sud o a Ovest del Paese, la cucina georgiana è un viaggio nel viaggio. Profumata, speziata e colorata. E soprattutto varia e saporita: verdure, minestre, formaggi e tanta carne e pesce. La Supra (parola derivante dall'arabo, sofra, che significa tavola), deve sempre essere imbandita di piatti. Fra gli antipasti, un posto d'onore meritano le melanzane ripiene con salsa di noci e chicchi di melograno; pkhali (una mousse di rape rosse o di spinaci con molto coriandolo); i khinkali (ravioloni con carne di maiale e manzo, speziati e con molto coriandolo e peperoncino). Si mangiano rigorosamente con le mani, facendo attenzione che il sugo del ripieno al loro interno non coli, meglio se accompagnati dall'ottimo vino bianco del Kakheti. Infine, una nota speciale merita l'itinerario dedicato alla memoria di Josif Stalin. Inizia con il Museo a lui dedicato nella sua città natale, Gori. L'edificio, del 1957, è avvolto da un aura quasi religiosa. Al suo interno, centinaia fra documenti, fotografie e oggetti. Cimeli e arredi, come quelli del primo ufficio del leader sovietico al Cremlino; le sue collezioni di pipe e occhiali; e i tantissimi tributi e doni giunti da vari Paesi. Fra questi, la singolare lampada da tavolo a forma di falce e martello, regalo delle autorità polacche, o la brocca uzbeka con la sua effige. Fra gli scatti, spicca l'unico in cui il dittatore viene ritratto senza trucco, rendendo evidenti i segni lasciati dalla varicella sul suo volto. All'esterno, si trovano il vagone su cui 'l'uomo d'acciaio' usava viaggiare con ancora i decori originali, nonché la casa in cui nacque. Altro luogo legato alla sua memoria è l'ex sanatorio tanto caro a molta parte della nomenclatura militare sovietica, oggi trasformato in un particolarissimo hotel: lo Tskhaltubo Spa Resort. Qui il leader sovietico veniva a passare le acque (radioattive e a 33-35 gradi). Con un po' di fortuna è possibile visitare i suoi appartamenti. (ANSA).

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