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Serbia: automobilisti in 'sciopero' contro caro-carburante

Auto ferme a Belgrado e in altre città, traffico paralizzato

09 giugno, 11:41
(ANSA) - BELGRADO - Un numero significativo di automobilisti serbi ha inscenato venerdì pomeriggio una protesta in varie città del Paese contro l'aumento dei prezzi di benzina e diesel registratisi nel Paese balcanico, in particolare nell'ultimo mese. Gli automobilisti hanno fermato i loro veicoli intorno alle 17.00 in vari punti di Belgrado, provocando code e intasamenti del traffico, in certe aree completamente paralizzato. Proteste sono state organizzate anche a Pancevo, Novi Sad, Nis, Novi Pazar, a Sabac e in altre località. Secondo stime dei media locali, nelle ultime quattro settimane il prezzo della benzina è cresciuto del 5%, quello del diesel del 6%, portando il prezzo al litro rispettivamente a 152 e i 167 dinari (1,28-1,41 euro). In Serbia, le accise 'pesano' del 53-55% sul prezzo finale alla pompa. Il salario medio netto mensile nel Paese si aggira sui 420 euro. Le manifestazioni contro il caro-carburante sono state organizzate nei giorni scorsi via social network. Simili proteste sono in programma anche domenica in Bosnia-Erzegovina, uno dei Paesi con i prezzi dei carburanti relativamente più bassi nei Balcani, intorno agli 1,10 euro al litro, ma comunque 'impegnativi' in un Paese dove il salario medio netto si aggira sui 440 euro al mese. Secondo stime del quotidiano sebo Blic, i prezzi dei carburanti nella regione variano significativamente, con la benzina a 1,45 euro al litro in Croazia, 1,42 in Albania, 1,41 in Montenegro, 1,28 in Serbia, 1,2 in Romania e Macedonia, 1,13 in Bulgaria e 1,10 in Bosnia. (ANSA).

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