Germania shock, bimbo profugo stuprato e strangolato
Guardia giurata accusata anche di omicidio di un altro bambino
30 ottobre, 19:59ha confessato il doppio delitto alla polizia, che lo aveva arrestato per l'assassinio di Mohamed. A determinare la svolta nelle indagini è stata la telefonata della madre, che lo aveva riconosciuto nelle foto segnaletiche più dettagliate diffuse dalla polizia berlinese negli ultimi giorni. Il corpo del piccolo profugo era nel bagagliaio della sua auto, adagiato in una vasca, coperto da uno strato di sabbia del tipo di quella utilizzata per le lettiere dei gatti.
L'uomo, di professione guardia giurata, lo aveva preso per mano il primo ottobre, nel piazzale di fronte all'ufficio Lageso, nel quartiere Moabit di Berlino, dove i profughi si registrano e presentano la domanda di asilo politico. Era lì con la madre, che si era distratta per ritirare il suo numero di prenotazione. Le immagini riprese da telecamere a circuito chiuso li ritraggono insieme, assassino e vittima, mano nella mano. E' l'ultima volta che si vedrà Mohamed in vita. Silvio S. lo fa salire in auto, poi si muove in direzione Brandeburgo, la regione attorno a Berlino. Lì, a Kaltenborn, villaggio di neppure 200 anime, il 32enne abita in un appartamento sopra quello dei genitori.
Il procuratore Michael von Hagen abbassa gli occhi quando racconta gli ultimi dettagli: il piccolo viene violentato due volte, la sera stessa e poi il mattino dopo. Piagnucola, protesta, forse prova a scappare. Per Silvio S. la situazione diventa pericolosa, i genitori potrebbero sentire. Perde la pazienza, afferra la cintura e la avvolge attorno al collo di Mohamed. Poi stringe. Il viaggio della speranza verso un futuro migliore è finito.