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Serbia, aereo Nikolic in panne, salvi grazie al pilota

Momenti drammatici a bordo Falcon, 'precipitava come un masso'

17 aprile, 17:09
(ANSA) - BELGRADO - "Siamo salvi solo grazie alla grande bravura e abilita' del pilota e del copilota". Cosi' l'ex ministro degli esteri serbo Ivan Mrkic, attualmente consigliere diplomatico del presidente Tomislav Nikolic, ha commentato gli attimi di terrore seguiti all'avaria al motore dell'aereo di stato costretto stamane a rientrare a Belgrado, costringendo al rinvio della programmata visita di Nikolic in Vaticano da papa Francesco. "Abbiamo vissuto un autentico dramma in volo, e quello che posso dire e' che il presidente Nikolic e i suoi collaboratori hanno fatto ritorno illesi a Belgrado solo grazie all'incredibile calma e abilita' del pilota e del copilota", ha detto Mrkic al quotidiano Vecernje Novosti. "Siamo partiti da Belgrado intorno alle 8, e all'improvviso, verso le 9, uno dei motori e' venuto meno - ha raccontato l'ex ministro degli esteri. L'aereo e' divenuto instabile, vi sono state turbolenze, noi siamo stati letteralmente sballottati nella cabina. Devo ammettere che siamo vivi solo grazie al pilota".

Mrkic si e' quindi riferito alla vetusta' del Falcon governativo, vecchio di 34 anni, sottolineando che lui stesso ha sperimentato in passato vari incidenti volando con tale aereo.

Anche l'altro consigliere presidenziale Stanislava Pak, che era sul Falcon, ha raccontato dei momenti di terrore a bordo.

"Celebreremo questo giorno come il nostro secondo compleanno", ha detto Pak. "E' stato solo grazie alla grande professionalita' e all'eccezionale bravura del nostro pilota che si e' riusciti a evitare una tragedia. Credetemi, a un certo punto stavamo precipitando come un masso", ha aggiunto. "Per quel che concerne lo staff presidenziale, in futuro noi viaggeremo solo con voli di linea", ha concluso Stanislava Pak. L'avaria al motore si e' prodotta quando il Falcon stave sorvolando l'Adriatico a una quota di 10 mila metri. Subito dopo il rientro a Belgrado il presidente Nikolic ha inviato una lettera di scuse a papa Francesco, dicendosi estremamente dispiaciuto per il contrattempo e auspicando di poter riprogrammare la visita in Vaticano in tempi brevi.

Quello di oggi e' stato l'ultimo di una lunga serie di incidenti e avarie che hanno interessato il Falcon di stato serbo, fabbricato nel 1981. A farne le spese, con annullamenti di visite ufficiali, ritardi e momenti di paura, sono stati negli anni scorsi tra gli altri l'attuale ministro degli esteri Ivica Dacic (allora primo ministro)), il premier Aleksandar Vucic (quando era vicepremier), l'ex premier Mirko Cvetkovic e gli ex ministry Vuk Jeremic (esteri) e Dragan Sutanovac (difesa). Nel Paese e' gia' scoppiata la polemica sull'opportunita' di far viaggiare uomini di stato e politici su un aereo cosi' vecchio e poco affidabile. (ANSA)
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