Unicredit, pronti rafforzare posizione in Centro Europa
Papa, da quest'area circa un terzo redditivitÃ
21 gennaio, 16:54Lo studio di Unicredit sull'area, che va dalla Slovenia alla Russia, prevede, in linea con i principali osservatori, una crescita media del Pil del 2,5%, nonostante il crollo del petrolio, le tensioni in Ucraina e la deflazione europea.
Unicredit considera l'area una priorità irrinunciabile per i nuovi mercati che si formano, e anche per accompagnare le imprese italiane, in una sorta di Cina più semplice e facile da raggiungere. Nella Nuova Europa - fanno notare da Unicredit - ci sono già 5.400 imprese italiane con fatturato oltre i 2,5 milioni di euro: cinque volte il numero di quelle presenti in Cina. L'export italiano verso i vari Paesi vale sei volte quello verso la Cina e supera per volume quello per la Germania.
In alcuni Paesi la banca è già leader di mercato, in altri potrebbe muoversi presto con acquisizione mirate. Si valuterà caso per caso - ha indicato Papa - in particolare le mosse di gruppi presenti ma non ramificati nell'area, che potrebbero decidere di lasciare.
Oggi le controllate garantiscono già circa un terzo della redditività del gruppo, ha ricordato Papa. Nel 2015 il settore bancario manterrà nell'area una redditività intorno all'1%. Uno dei problemi rimangono i crediti non esigibili: secondo l'analisi saranno il 13,7% del totale, con Ucraina (34%), Serbia (23%) e Russia (21%) a guidare la graduatoria. Ma i crediti alle imprese continueranno la crescita: +12,4% in Europa Centro Orientale e +3,5% nel Sud Est. (ANSA).