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Croazia: Kitarovic respinge accuse retorica nazionalista

In prime dichiarazioni apre scontro con governo centro-sinistra

13 gennaio, 14:11

(ANSA) - ZAGABRIA - Nelle prime dichiarazioni pubbliche la neoeletta presidente della Croazia, Kolinda Grabar Kitarovic, esponente dell'opposizione di centro-destra, ha voluto smentire le critiche di una parte della stampa croata, ma anche di quella internazionale, secondo cui la sua retorica sarebbe reminiscente dei discorsi nazionalistici degli anni Novanta, quando il Paese si conquistò l'indipendenza in una sanguinosa guerra. "Invocando l'unità di tutti i croati, ho pensato all'unità tra tutti i cittadini, necessaria in questo momento in cui il Paese è così profondamente diviso", ha affermato Grabar Kitarovic, che domenica è stata eletta con il 50,74 per cento, appena 32 mila voti in più rispetto al presidente uscente, il socialdemocratico Ivo Josipovic.

"Discutiamo troppo di questioni ideologiche, trascurando quelle economiche, mentre il Paese si trova all'orlo di una bancarotta e noi dobbiamo farlo uscire da questa crisi, risultato che potremo raggiungere solamente tutti insieme", ha spiegato. "La mia retorica - ha ribadito - non era nazionalistica, ma patriottica". Nel contempo Grabar Kitarovic, che assumerà i pieni poteri presidenziali dopo il giuramento previsto per il 18 febbraio, ha preso le distanze dal primo ministro socialdemocratico Zoran Milanovic, che, a differenza di Josipovic, non le ha voluto fare le congratulazioni per la vittoria elettorale. Commentando a caldo l'esito delle elezioni, il premier ha definito la sua campagna elettorale "settaria" e la sua Unione democratica croata (Hdz, conservatori) "una banda di ladri", alludendo al fatto che il partito è stato condannato in prima istanza, insieme all'ex premier Ivo Sanader, per una serie di scandali di corruzione.

"Lui deve imparare a contenere il proprio ego - ha replicato Grabar Kitarovic - e smetterla di cercare giustificazioni della sua incapacità, insensibilità e inettitudine in alte cose, spaventando il popolo con i fantasmi del passato". La neoeletta presidente, prima donna capo dello Stato in Croazia, ha auspicato che con la sua mediazione il primo ministro potrà per la prima volta sedersi allo stesso tavolo con il capo dell'opposizione, leader dell'Hdz, Tomislav Karamarko. Ma al tempo stesso ha fatto intendere che se il governo di centro-sinistra non riuscirà a far ripartire l'economia, sarà lei a tentare di forzare le elezioni anticipate. Anche se un simile scenario non è probabile, dato che il governo dipende unicamente dalla maggioranza in parlamento. (ANSA).

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