South Stream: Scaroni, stop Putin inevitabile

(ANSA) - ROMA - Lo stop del progetto South Stream annunciato dalla Russia? "Visti i rapporti così tesi tra Europa e Russia, Putin non aveva alternative. In fondo non ha fatto che descrivere una situazione che era già nelle cose, visto che per quasi due anni Gazprom ha chiesto a Bruxelles, senza esito, la legalizzazione della pipeline". Parola di Paolo Scaroni, ex ad di Eni, che intervistato dal Messaggero spiega: "Poichè senza il via libera europeo non si sarebbe attivato il consorzio bancario chiamato a finanziare il 75% del progetto, Mosca avrebbe dovuto sostenere da sola un investimento di svariati miliardi.

Impensabile".

E al giornalista che gli chiede se la vicenda ucraina abbia pesato sulla scelta di Putin il vicepresidente operativo di Banca Rothschild dice: "indubbiamente gli irrigidimenti di Mosca e le sanzioni inflitte dall'Europa hanno fatto precipitare la situazione". Esclude che il progetto possa essere recuperato in futuro: "il clima che si respira oggi tra Russia ed Europa - sottolinea Scaroni - non aiuta a immaginare un'evoluzione positiva. Sono pessimista".