Percorso:ANSA > Nuova Europa > Altre News > Povertà, Bulgaria e Romania maglie nere nella Ue

Povertà, Bulgaria e Romania maglie nere nella Ue

Un terzo a rischio povertà in cinque Stati 'Nuova Europa'

04 novembre, 18:03

(ANSA) - TRIESTE - Degli oltre 120 milioni di cittadini dell'Ue a rischio povertà o esclusione sociale molti vivono nella ''Nuova Europa''. Lo rivelano le cifre rese pubbliche da Eurostat. Secondo i dati dell'ufficio statistico dell'Unione europea, nel 2013 ''più di un terzo della popolazione'' era ''a rischio povertà'' in cinque Stati membri Ue, la Bulgaria (48% a rischio), seguita da Romania (40,4%), Grecia (35,7%), Lettonia (35,1%) e Ungheria (33,5%). Ma tra le ombre c'è anche una luce, quella della Repubblica ceca, in testa nell'Ue davanti a Paesi Bassi, Finlandia e Svezia per la percentuale più bassa (14,6%) di cittadini a rischio povertà.

Eurostat segnala inoltre che, in un confronto tra il 2008 e il 2013, la percentuale della popolazione a rischio-povertà/esclusione sociale è aumentata nella maggior parte del Vecchio continente, con delle eccezioni positive. Fra queste, oltre a Finlandia e Francia, anche la Polonia, dove la percentuale è scesa dal 30,5% del 2008 al 25,8% del 2013), la Romania (dal 44,2% al 40,4%), l'Austria (dal 20,6% al 18,8%), la Slovacchia (dal 20,6% al 19,8%), la Repubblica ceca (dal 15,3% al 14,6%).

Per quanto riguarda invece le ''persone gravemente deprivate'' in senso materiale, quelle impossibilitate a pagare bollette, riscaldare in maniera adeguata il proprio alloggio o a prendere solo una settimana di ferie ogni anno, da segnalare i record negativi in Bulgaria (43% della popolazione in queste condizioni), Romania (28,5%), Ungheria (26,8%). A livello Ue, la percentuale è stata del 9,6% nel 2013, in diminuzione rispetto al 9,9% del 2012, ma in aumento rispetto al 2008 (8,5%).

Nel 2013, ha specificato oggi Eurostat, 122,6 milioni di cittadini Ue (il 24,5% del totale) era a rischio di povertà o esclusione sociale, in leggera diminuzione rispetto al 2012 (24,8%), ma in aumento in un confronto con il 2008 (23,8%)

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati