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Commissioni Parlamento Ue bocciano slovena Bratusek

Ex premier proposta da Juncker come vice per l'Unione energetica

09 ottobre, 10:10
(di Marco Galdi) (ANSA) - BRUXELLES - Bocciatura senza pietà per l'ex premier liberale slovena Alenka Bratusek, "vaga", "impreparata" e "appiattita" sui voleri del Consiglio. Approvazione, con qualche mal di pancia in casa socialista ed il no delle opposizioni (Verdi, Sinistra unita, euroscettici) per lo spagnolo Miguel Arias Canete destinato a 'Clima e energia'. Ok senza problemi per tutto il pacchetto a impatto economico: i vicepresidenti Jyrki Katainen e Valdis Dombrovskis ed i commissari Pierre Moscovici e Jonathan Hill. Dopo dieci giorni di audizioni e consultazioni a porte chiuse, tiene l'accordo della grande coalizione Ppe-S&D-Alde al Parlamento europeo.

Il voto su Canete delle Commissioni Industria e Ambiente, le stesse che bocciano la Bratusek, è il vero test per le 'larghe intese' popolari-socialisti-libera. L'approvazione dello spagnolo (con 83 sì e 42 no per il ruolo di commissario, 77 sì e 48 no per il portafoglio) blocca il gioco delle ritorsioni.

Così, due ore dopo, sono senza patemi le votazioni sui commissari economici.

Il sì allo spagnolo fa tirare un sospiro di sollievo al team di Jean Claude Juncker. Il no alla slovena costringe però il lussemburghese ad una corsa contro il tempo per trovare chi la rimpiazzerà nello strategico ruolo di vicepresidente per l' unione energetica e per rispettare la data prevista dell'insediamento il primo novembre.

Il voto di fiducia sull'intera squadra di governo del lussemburghese è calendarizzato per il 22 ottobre, durante la plenaria a Strasburgo. Di fatto resta solo una settimana di lavori parlamentari per organizzare l'audizione del sostituto e tutte quelle necessarie in caso di rimpasto.

Juncker farà il punto della situazione domani, dopo che la cosiddetta 'Conferenza dei presidenti', ovvero i capigruppo ed il presidente del Parlamento Martin Schulz, avranno ufficializzato i risultati delle audizioni. Teoricamente non è obbligato a tenere conto della bocciatura. Ma sarebbe in inaudito sgarbo al Parlamento europeo che si è battuto contro i governi perché ottenesse la nomina in quanto 'spitzenkandidat' vincitore delle europee.

Il primo passo sarà quindi quello di chiedere ufficialmente al governo di Lubiana l'indicazione di un nuovo candidato. E già circolano voci sulle possibili alternative. Una potrebbe essere quella di puntare sulla socialista Tanja Fajon, attuale eurodeputata e inserita dalla stessa Bratusek in una rosa di nomi inviata a Juncker a luglio. Avrebbe però un profilo troppo 'junior' per il ruolo di vicepresidente. In questo caso l'unione energetica, che significa tra l'altro garantire la sicurezza degli approvvigionamenti ed il completamento delle infrastrutture europee, potrebbe andare a Maros Sefcovic (attuale vicepresidente della Commissione Barroso e destinato al portafoglio 'Trasporti e spazio' nell'esecutivo Juncker). Altra ipotesi, quella di affidare il portafoglio all'attuale Commissario per l'ambiente, il liberale Janez Potocnik. "Avrebbe solo il difetto di essere uomo..." dicono in Parlamento ricordando il problema del gender balance. (ANSA).

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