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Slovenia:trionfa Cerar, vittoria mandato per uscire da crisi

Ha ottenuto 34,6%. Partito Jansa, SDS, risultato illegittimo

14 luglio, 09:34

(ANSA) – LUBIANA - Miro Cerar, il trionfatore delle elezioni in Slovenia con il proprio partito SMC, fondato pochi mesi fa, ha espresso la convinzione che il largo successo conseguito nella tornata elettorale di ieri, significhi in primo luogo un chiaro mandato dell'elettorato sloveno al suo partito per portare la Slovenia fuori dalla crisi economica.

La netta affermazione deve dunque per Cerar trasformarsi soprattutto in una forte responsabilità e nella promessa di un duro lavoro. "La fiducia espressa dai cittadini sloveni dovrà essere ripagata", ha dichiarato Cerar in nottata ai media sloveni che gli chiedevano un commento.

Il probabile candidato per il posto di premier ha anche chiarito, sostiene il portale internet della TV pubblica slovena RTV, che la coalizione di governo sarà a grandi linee nota già alla prima seduta del parlamento. SMC siederà al tavolo con tutti i partiti per cercare punti programmatici comuni: l'unica eccezione, per cui SMC nutre diffidenza, è il Partito democratico sloveno (SDS), per la campagna basata sulle forti critiche al sistema giudiziario dopo la condanna del segretario dello stesso partito, Janez Jansa.

Secondo Cerar, invece, lo stato di diritto è il caposaldo da cui iniziare il lavoro per migliorare la società slovena e l'economia del paese. Cerar sostiene una politica di welfare state che non prevede riduzioni dei salari. Inoltre, intende puntare molto sugli incentivi statali alle aziende e su una politica di progetti infrastrutturali per rilanciare l'economia.

La politica di privatizzazione sarebbe infine portata avanti con oculatezza e con un forte controllo. Molto dure sono state, invece, le dichiarazioni del Partito democratico sloveno (SDS) di centro- destra, giunto solo al secondo posto alle elezioni di ieri che hanno invece sancito il trionfo di Cerar. Il partito dell'ex premier Janez Jansa è calato dal 26% di consensi delle elezioni 2011 al 20,70% di ieri. Il vicesegretario SDS Zvonko Cernac ha dichiarato che le elezioni non si sono svolte correttamente e che sono perciò illegittime.

La reclusione del leader del partito Janez Jansa in seguito a una condanna che l'SDS ritiene inflitta con un processo dall'esito precostituito, secondo Cernac ha modificato sostanzialmente i risultati delle elezioni. Dunque il governo, che sarà formato nelle prossime settimane, non potrà avere alcuna legittimità e non sarà riconosciuto dall'SDS. Il premier incaricato si potrà ben definire, ancora secondo Cernac, come l'Aleksander Lukashenko di Slovenia. Infine, Cernac ha dichiarato, che i deputati SDS non vogliono essere eletti ad alcuna funzione istituzionale nel nuovo parlamento e che selezioneranno la partecipazione alle singole sessioni. (ANSA).

 

(ANSA) – LUBIANA - Il conteggio dei voti in Slovenia è giunto quasi al termine confermando sostanzialmente i dati degli exit poll: poco dopo le 22.00 le sezioni scrutinate corrispondevano al 99,94% di tutti i votanti. Il grande trionfatore delle elezioni è l'outsider Miro Cerar che ha riscosso il 34,61% (36 seggi su 90), record assoluto nei 24 anni di storia parlamentare in Slovenia.

Al secondo posto per consensi è il Partito democratico sloveno (SDS, centro-destra) dell'ex premier Janez Jansa con il 20,69% e 21 seggi. Segue il partito dei pensionati Desus (centro-sinistra) col 10,21% e 10 seggi. Rispetto agli exit poll è scesa di un punto percentuale la Sinistra unita, che ha raccolto il 5,97% di consensi e 6 seggi. I Socialdemocratici si sono attestati al 5,95% con 6 seggi. A seguire ci sono il partito Nova Slovenija (centro-destra) con il 5,54% e 5 parlamentari e infine l'Alleanza di Alenka Bratusek (centro-sinistra) con il 4,34% e 4 parlamentari.

Due seggi parlamentari sono infine riservati ai rappresentanti della minoranza italiana e ungherese. C'è un'unica incertezza ancora: il Partito popolare sloveno (SLS)di centro-destra è molto vicino al 4%, che fissa la soglia parlamentare ma, secondo le proiezioni elaborate finora per una manciata di voti non sarebbe riuscito ad entrare in Parlamento. L'affluenza alle urne è stata, come previsto, bassa: ha votato il 50,9% degli aventi diritto, record negativo.(ANSA).

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