(ANSA) - ATENE - Nonostante i continui appelli del governo greco
alla popolazione a pagare regolarmente le tasse per contribuire
a risanare l'economia, l'evasione fiscale nelle località
turistiche del Paese e soprattutto sulle isole continua a
registrare picchi del 50%. Lo riferisce il quotidiano
Kathimerini citando un rapporto del ministero delle Finanze. Nel
corso degli ultimi controlli estivi effettuati su varie isole e
altre località turistiche, la Guardia di Finanza (Sdoe) ha
scoperto che un'attività commerciale su due non paga le tasse
che dovrebbe. In base ai dati diffusi dal ministero, le 1.256
ispezioni condotte fra il 6 e il 18 agosto in ristoranti, bar,
alberghi e locali notturni hanno consentito di accertare 5.668
violazioni in 586 esercizi commerciali, una percentuale del
46.6%. Sulle isole di Amorgos, Paxoi and Symi tutti gli esercizi
commerciali controllati (il 100%) hanno commesso violazioni
delle norme fiscali come mancato pagamento dell'Iva, false
dichiarazioni, falsificazione di ricevute o mancata tenuta dei
libri contabili. Ma sono stati accertati anche altri reati come
il contrabbando di liquori. In particolare sull'isola di
Santorini la percentuale di reati fiscali e' risultata del
96.4%, a Evia dell'85%, a Rodi dell'81% e dell'80% per Myconos
and Andros. Ad Atene la percentuale degli esercizi trovati non
in regola è stata del 54% mentre in Calcidica, nella Grecia
settentrionale, ''solo'' il 34% dei locali ha violato le regole
del fisco. In seguito alle infrazioni contestate, 13 esercizi
commerciali (tre nightclubs, quattro bar sulla spiaggia e sei
ristoranti) sono stati chiusi per 48 ore. (ANSA).
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