(ANSA) - TRIESTE, 02 MAR -"La Russia ha 'de facto' confiscato
gli asset industriali statali e privati ubicati nel territorio
occupato. È un'altra prova dell'occupazione russa in Ucraina
orientale. Siamo davanti a un'altra brutale e spaventosa
violazione della legge internazionale". Lo ha detto il
presidente Petro Poroshenko in un incontro con i ministri degli
Esteri inglese e polacco, Boris Johnson e Witold Waszczykowski.
"Sanzioni dovrebbero essere applicate contro chi entrerà nel
presunto possesso degli asset confiscati, in violazione della
legge internazionale e Ucraina", ha aggiunto Poroshenko. Circa
40 imprese sotto giurisdizione ucraina sono passate ad
amministrazione esterna nella Repubblica popolare di Donetsk,
come reazione delle locali autorità filorusse al "blocco del
carbone" che parlamentari ucraini di opposizione e veterani
stanno conducendo per bloccare le esportazioni dai territori
ribelli.
Poroshenko ha inoltre ricordato che il presidente russo
Vladimir Putin ha deciso di riconoscere i documenti emessi dalle
autoproclamatesi Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk.
Secondo il presidente ucraino, "ciò conferma che il territorio è
occupato dall'esercito russo e a questo riguardo sottolineiamo
che la Russia ha piena responsabilità per la violazione del
cessate il fuoco, l'assassinio di militari e civili ucraini, la
detenzione illegale di prigionieri, sia nel territorio occupato
che in Russia". (ANSA).
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