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Serbia: agroalimentare, a Belgrado prodotti dal sud Italia

Presentato Workshop Ice con Paesi balcanici. Cresce interscambio

14 febbraio, 15:45
(ANSA) - BELGRADO - L'Italia è il principale fornitore di vino della Serbia tra tutti i paesi dell'UE e il terzo nella classifica generale dopo la Macedonia e il Montenegro, mentre per quanto riguarda la pasta l'Italia è il campione assoluto con addirittura il 70% delle importazioni di pasta di provenienza dalla Penisola appeninica.

Lo ha detto il direttore dell'ufficio di Belgrado dell'ICE-Agenzia, Marina Scognamiglio, alla conferenza stampa di presentazione del workshop & b2b - Food & beverage "Sapori del Sud Italia", in programma il 27 febbraio presso l'hotel Hyatt di Belgrado. L'evento vedrà la partecipazione di operatori italiani del settore alimentare che incontreranno importatori, distributori, chef e sommelier serbi e dai Paesi dell'area balcanica.

Annunciando l'arrivo dei rappresentanti di una trentina di aziende dalle regioni del sud Italia (Campania, Abruzzo, Puglia, Sicilia, Calabria), Marina Scognamiglio ha sottolineato che l'Italia è uno dei principali partner della Serbia nel settore agroalimentare. "L'Italia è il principale fornitore di olio d'oliva della Serbia e il terzo di caffè, dopo il Brasile e il Vietnam. È importante però sottolineare che l'Italia esporta principalmente caffè tostato per espresso. Il caffè importato dall'Italia rappresentaun quarto della quantità che la Serbia importa dal Vietnam, ma in termini di valore l'Italia è indietro di poco, a testimonianza dell'ottima qualità del prodotto italiano".

In occasione del prossimo evento, ha osservato Scognamiglio, le aziende del sud Italia presenteranno i prodotti tipici e le specialità tradizionali, emblematiche della qualità del made in italy: pasta, vino, olio d'oliva, formaggi, taralli, gelati...

Scognamiglio ha aggiunto che anche il grande pubblico avrà l'occasione di apprezzare i prodotti in anteprima alla degustazione che si terrà il 24 febbraio presso il centro commerciale Delta City della capital serba.

Matthias Claivaz, capo dell'ufficio economico dell'Ambasciata d'Italia a Belgrado, si e' riferito all'importanza della collaborazione economica tra l'Italia e la Serbia, sottolineando la continua crescita dell'interscambio tra i due Paesi: "Solo nel 2017 il volume degli scambi commerciali tra Italia e Serbia è stato pari a 3,55 miliardi di euro, che rappresenta un aumento di circa il 10%. Nostra intenzione è di sviluppare ulteriormente tale collaborazione, anche attraverso iniziative come questa che portano in Serbia le aziende italiane e i loro prodotti", ha detto Claivaz, aggiungendo che i rapporti tra Italia e Serbia nel settore agroalimentare non si limitano soltanto a semplici scambi di merci.

All'incontro con la stampa e' intervenuto anche il Segretario di Stato presso il Ministero dell'agricoltura serbo Senad Mahmutovi, secondo il quale le istituzioni serbe offrono pieno supporto all'organizzazione di incontri tra operatori serbi e italiani del settore agroalimentare. "Le esportazioni di prodotti agroalimentari dalla Serbia in Italia hanno registrato nel periodo 2012-2017 un aumento del 40%. Tra i principali settori di collaborazione figura il vitivinicolo, tenendo conto soprattutto del fatto che l'Italia è uno dei principali produttori di vino nel mondo. Il nostro obiettivo per il futuro è di cambiare la struttura delle esportazioni agricole in Italia mettendo un maggiore accento sui prodotti a uno stadio più avanzato di trasformazione", ha detto Mahmutovi, aggiungendo che il Ministero dell'agricoltura serbo è interessato anche ad un aumento degli investimenti italiani nel settore agricolo. (ANSA).

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