Serbia-Croazia: allarme sicurezza per Vucic a Zagabria
Oggi difficile visita presidente serbo dai rivali storici
12 febbraio, 11:40"Non voglio dire che i padroni di casa non hanno i mezzi per ridurre tali rischi ma purtroppo quando si favoriscono e alimentano e odio e intolleranza si crea un'atmosfera che favorisce raduni e manifestazioni negli stessi luoghi dove sara' Vucic, con la possibilita' che accada qualcosa", ha detto Stefanovic alla tv pubblica serba Rts. I media a Belgrado da giorni danno grande spazio alla visita di Vucic a Zagabria, ricordando il gran numero di dispute e questioni ancora aperte che appesantiscono i rapporti tra i due Paesi ex jugoslavi.
Serbia e Croazia, quest'ultima membro della Ue dal 2013, non riescono ad appianare la forte rivalita' storica che e' stata acuita dai tragici eventi della seconda guerra mondiale e del conflitto armato del 1991-1995. Non rinunciando entrambi e una roboante retorica nazionalista, Belgrado e Zagabria si accusano a vicenda - i serbi denunciando la riabilitazione del vecchio regime ustascia filofascista nel Paese vicino, i croati insistendo sulle responsabilita' dei serbi nei conflitti all'origine della disintegrazione della Jugoslavia e in quello scatenato dalla proclamazione di indipendenza della Croazia.
L'elenco dei temi in discussione durante la visita di Vucic e' lungo, a cominciare dalle dispute di confine e dalla sorte delle migliaia di persone ancora date per scomparse da ambo le parti. A Zagabria non sono pochi i politici che ritengono Vucic persona non grata e esigono che, prima di cominciare la visita, chieda scusa ai croati per quella che ritengono una aperta aggressione militare serba negli anni novanta. E alcuni ritengono che si debbano chiedere a Belgrado i risarcimenti di guerra. Vucic si e' mostrato conciliante. "Vado in Croazia con il desiderio di fare insieme qualcosa per il futuro. Pace e stabilita' e' il mio messaggio principale".
(ANSA).