(ANSA) - ROMA - Torna a crescere l'export italiano verso i
Paesi della Nuova Europa. A dirlo, è l'ultimo Rapporto Export
''Keep Calm & Made in Italy'', realizzato da Sace e presentato
martedì a Milano che sottolinea come - dopo una fase di
debolezza vissuta nell'ultimo biennio - nel 2017 le vendite dei
prodotti italiani nell'area hanno raggiunto un valore pari a 51
miliardi di euro, in aumento di circa il 10% rispetto al 2016.
Nei prossimi quattro anni, si legge nello studio, l'export
italiano aumenterà innanzitutto verso la Polonia, con un +8,3%
previsto per il 2018 e un +6,3% annuo in media tra il 2019 e il
2021. A seguire anche la Repubblica Ceca - ritenuto uno dei
mercati su cui puntare dagli analisti - dove è atteso un
incremento delle vendite di prodotti italiani dell'8,1% nel 2018
e del 7,1% in media l'anno per il triennio 2019-2021. Si
difendono anche le esportazioni verso la Romania (+6,8% nel 2018
e +4,7% nel triennio successivo), grazie all'impatto positivo
sulla domanda di beni di investimento (meccanica strumentale e
mezzi di trasporto) e di consumo (tessile e abbigliamento,
mobili e agroalimentare), favoriti dal contesto macroeconomico
favorevole.
Grazie poi a una migliore gestione dei fondi europei e a un
contesto favorevole, fanno notare gli analisti, le economie di
Bulgaria, Croazia e Ungheria stanno dando segnali positivi. Una
crescita che secondo il Rapporto, porterà l'export italiano a
registrare un incremento nel 2018 rispettivamente del 4,2%, del
5% e del 6,5%, e nel periodo dal 2019 al 2021 rispettivamente
del 3,4%, 4,7% e 4,9% medio annuo, "in particolare grazie alla
dinamica sostenuta degli investimenti pubblici".
Il Made in Italy, prosegue lo studio, si difende bene
soprattutto in Russia, dove nel 2017 ha registrato tassi di
crescita moderati, ma positivi. Nei prossimi 4 anni, le vendite
di prodotti italiani verso il Paese sono previste in crescita,
con un +5,7% nel 2018 e un +4,4% in media annua nel triennio
2019-2021. In lieve ripresa anche quelle verso la Bielorussia,
dove l'export italiano segnerà un +11,2% nel 2018 e una crescita
media annua dell'8,6% dal 2019 al 2021. Infine, conclude il
Rapporto, anche l'Ucraina tornerà a crescere, seppure in un
contesto di estrema incertezza dovuta alla fragilità
dell'attività industriale dei territori contesi, con una
previsione per l'export italiano in aumento dell'8,8% nel 2018 e
del 6,7% annuo, in media nel triennio 2019-2021.
(ANSA).
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