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Rep. ceca: scontro in diretta tv fra presidente e premier
Sobotka rinvia dimissioni ma Zeman le "accetta" lo stesso
05 maggio, 11:20
(ANSA) - TRIESTE - Il primo ministro ceco, Bohuslav Sobotka,
ha incontrato per le consultazioni di rito il presidente Milos
Zeman, dopo la decisione di dimettersi e far cadere il governo a
causa di presunti affari irregolari compiuti privatamente dal
ministro delle Finanze Andrej Babis. Quanto successo in diretta
televisiva ha tuttavia scioccato il paese.
Sobotka aveva inizialmente previsto le sue dimissioni entro la settimana, con l'intento di ricreare l'esecutivo senza la presenza di Babis. In mancanza di segnali in tal senso da parte della presidenza, il premier ha annunciato nelle ore prima del meeting di voler posticipare il passo alla seconda metà di maggio. Al suo arrivo, in un atto apparentemente deliberato di pubblica umiliazione, Zeman ha comunicato in diretta a Sobotka l'accettazione delle sue dimissioni, ringraziandolo per il lavoro svolto e chiedendo al governo di rimanere in carica fino alla nomina del nuovo primo ministro.
"Non sono qui per dimettermi, ma per avere un normale colloquio col presidente", ha risposto un Sobotka visibilmente scosso. Zeman ha replicato invitandolo a lamentarsi con i suoi uffici per averlo informato troppo tardi sul cambio di piano del premier. "Questa è la politica ceca, temo", ha dichiarato Sobotka, prima di seguire Zeman per l'incontro privato.
I due sono legati da pessimi rapporti che durano da oltre un decennio, ma devono dialogare per risolvere la crisi politica innescata dal recente annuncio di dimissioni. Sobotka ha affermato che il ministro delle Finanze Babis, imprenditore miliardario e alleato politico di Zeman, non è riuscito a rispondere ai sospetti che lo riguardano sul mancato pagamento di tasse. Babis è rivale del socialdemocratico Sobotka e guida il movimento centrista Ano, favorito alle elezioni parlamentari di ottobre. Il ministro ha ripetutamente negato ogni addebito, affermando che non ci sono ragioni per la fine del governo.
Zeman ha diritto a scegliere il successore di Sobotka e ha già fatto sapere che dovrà essere a sua volta designato fra i socialdemocratici. (ANSA).
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Sobotka aveva inizialmente previsto le sue dimissioni entro la settimana, con l'intento di ricreare l'esecutivo senza la presenza di Babis. In mancanza di segnali in tal senso da parte della presidenza, il premier ha annunciato nelle ore prima del meeting di voler posticipare il passo alla seconda metà di maggio. Al suo arrivo, in un atto apparentemente deliberato di pubblica umiliazione, Zeman ha comunicato in diretta a Sobotka l'accettazione delle sue dimissioni, ringraziandolo per il lavoro svolto e chiedendo al governo di rimanere in carica fino alla nomina del nuovo primo ministro.
"Non sono qui per dimettermi, ma per avere un normale colloquio col presidente", ha risposto un Sobotka visibilmente scosso. Zeman ha replicato invitandolo a lamentarsi con i suoi uffici per averlo informato troppo tardi sul cambio di piano del premier. "Questa è la politica ceca, temo", ha dichiarato Sobotka, prima di seguire Zeman per l'incontro privato.
I due sono legati da pessimi rapporti che durano da oltre un decennio, ma devono dialogare per risolvere la crisi politica innescata dal recente annuncio di dimissioni. Sobotka ha affermato che il ministro delle Finanze Babis, imprenditore miliardario e alleato politico di Zeman, non è riuscito a rispondere ai sospetti che lo riguardano sul mancato pagamento di tasse. Babis è rivale del socialdemocratico Sobotka e guida il movimento centrista Ano, favorito alle elezioni parlamentari di ottobre. Il ministro ha ripetutamente negato ogni addebito, affermando che non ci sono ragioni per la fine del governo.
Zeman ha diritto a scegliere il successore di Sobotka e ha già fatto sapere che dovrà essere a sua volta designato fra i socialdemocratici. (ANSA).
