(ANSA) - TRIESTE - Dimostranti nazionalisti hanno fatto
irruzione nel parlamento della Macedonia, forzando un cordone di
polizia per protestare contro l'elezione del nuovo presidente
dell'aula, nonostante il lungo stallo ancora in atto nella
formazione del nuovo governo. Una parte dei circa duecento
manifestanti entrati in parlamento era mascherato.
I dimostranti hanno aggredito alcuni deputati, dopo che
socialdemocratici e partiti della minoranza albanese in
Macedonia hanno eletto come presidente del parlamento Talat
Xhaferi, rappresentante di uno dei partiti etnici albanesi. Il
leader dell'opposizione socialdemocratica, Zoran Zaev, aveva
dichiarato che un nuovo presidente avrebbe potuto essere eletto
senza seguire le consuete procedure. L'iniziativa è stata subito
bollata dal partito conservatore come un colpo di mano.
Fotografie diffuse dalla televisione macedone hanno mostrato
tracce di sangue sul volto di Zaev, a causa di una lieve ferita
riportata durante la colluttazione. Il presidente della
Repubblica Gjorge Ivanov ha fatto appello alla calma in un
discorso in tv, annunciando di aver convocato per venerdì i
leader dei principali partiti. Intanto la polizia ha utilizzato
granate abbaglianti e si è scontrata con i manifestanti radunati
davanti al parlamento.
La Macedonia è senza governo in carica da dicembre, quando il
partito conservatore dell'ex premier Nikola Gruevski ha vinto
nuovamente le elezioni, senza tuttavia i voti sufficienti per
formare l'esecutivo. Le consultazioni per un governo di
coalizione si sono interrotte davanti alla richiesta dei partiti
albanesi di riconoscere la lingua della minoranza come seconda
lingua ufficiale della Macedonia. Il socialdemocratico Zaev ha a
sua volta annunciato di aver raggiunto un accordo di
cooperazione con uno dei partiti albanesi: un'alleanza in grado
di garantirgli 69 dei 120 seggi in parlamento. Il presidente
Ivanov ha tuttavia rifiutato di concedere a Zaev un mandato per
la formazione dell'esecutivo.
La responsabile della politica estera europea, Federica
Mogherini, si è appellata a "calma e moderazione", mentre
l'ambasciata statunitense in Macedonia ha affermato in una nota
che l'assalto "non è in armonia con la democrazia e non è
accettabile per risolvere le differenze". Il ministero degli
Esteri albanesi ha dichiarato di monitorare "l'escalation della
situazione macedone con grande preoccupazione". (ANSA).
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