(ANSA) - MOSCA, 27 MAR - L'ex ministro della Difesa dell'Urss
Dmitry Yazov, 94 anni, è stato condannato (in contumacia) a 10
anni di carcere per "crimini di guerra e crimini contro
l'umanità". Il tribunale di Vilnius lo ha giudicato responsabile
degli eventi del 13 gennaio 1991, quando le truppe sovietiche
presero d'assalto la torre della televisione della capitale dopo
che la Lituania aveva dichiarato l'indipendenza da Mosca nel
marzo 1990. Il raid costò la vita a 14 civili e fece più di 600
feriti. Lo riporta la testata Meduza.
Il mega-processo, iniziato nel 2016, vuole far luce sui fatti
del 1991 e tiene banco sui principali media lituani. Il governo
russo ha formalmente rifiutato di cooperare al processo e ha
respinto la richiesta della Lituania di interrogare l'ex leader
sovietico Mikhail Gorbaciov sul processo decisionale che ha
portato alle morti del gennaio 1991. Secondo i pubblici
ministeri, Yazov ordinò all'esercito sovietico di sviluppare un
piano verso la fine del 1990 per restituire la Lituania
all'Urss, incluso un elenco di siti strategici che dovevano
essere occupati. La strategia ha portato "all'aggressione da
parte dell'Unione Sovietica e al conflitto armato in Lituania",
hanno sostenuto i magistrati. Anche l'ufficiale del KGB Mikhail
Golovatov è stato condannato in contumacia a 12 anni di carcere.
I pm lituani hanno accusato 67 cittadini di Russia, Bielorussia
e Ucraina per i crimini legati "all'aggressione sovietica"
sebbene solo due cittadini russi siano giunti in aula - gli
altri sono stati tutti processati in contumacia. (ANSA).
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