Croazia: premier caccia tre ministri, verso crisi governo

(ANSA) - ZAGABRIA - Con una decisione forte e inattesa, il primo ministro croato Andrej Plenkovic ha annunciato giovedì di voler immediatamente destituire tre ministri, membri del partner minore di coalizione, cruciale per la stabilità del governo e per la maggioranza in Parlamento.

Pochi minuti prima, alla riunione del governo, i tre ministri - degli Interni, della Giustizia e dell'Energia - avevano votato contro l'appoggio al ministro delle Finanze, contro il quale in Parlamento le opposizioni di centro-sinistra hanno avviato una mozione di sfiducia per il suo sospetto coinvolgimento nella gestione del colosso agroalimentare Agrokor, commissariato alcune settimane fa per evitarne la bancarotta. Il premier, evidentemente irritato dalla disobbedienza pubblica del partner minore nella coalizione di governo, si è limitato a dire, in diretta televisiva: "Chiedo alla segreteria del governo di preparare i documenti per la destituzione dei tre ministri".

I ministri sono membri del partito centrista Most (Ponte), apparso sulla scena politica croata due anni fa con una piattaforma populista e conservatrice, e un forte connotato di anti-politica. Lo scorso giugno, per forti dissensi interni era già caduto un primo governo formato dall'Unione democratica croata (Hdz, conservatori), ora guidata da Plenkovic, e Most, il cui leader, Bozo Petrov, ricopre la carica del presidente del Parlamento.

La destituzione dei tre ministri apre di fatto le porte a una molto probabile crisi di governo. Il premier croato ha comunque spiegato di non avere intenzione di dimettersi e di essere convinto di poter assicurare una nuova maggioranza. "Posso garantire la stabilità delle istituzioni e questo governo andrà avanti con una nuova maggioranza", ha detto Plenkovic.

"Nuove elezioni anticipate non sono realistiche, ma io sono pronto anche per questa eventualità", ha aggiunto. (ANSA).