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Foibe: a Trieste convegno sui 70 anni Trattato di Parigi
Iniziativa Regione FVG e Ince con Fini, Menia, Budin
09 febbraio, 13:39
(ANSA) - TRIESTE - In occasione del Giorno del ricordo, la
Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l'Unione
degli Istriani e il Segretariato Esecutivo dell'Iniziativa
Centro Europea (Ince), organizza il 10 febbraio un convegno su
"Il Trattato di Pace, settant'anni dopo. Aspetti giuridici,
politici e diplomatici di un diktat".
Il convegno prende spunto dalla data del 10 febbraio 1947, quando venne firmato a Parigi il Trattato di Pace fra l'Italia e le potenze alleate vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, che mise formalmente fine alle ostilità e i cui contenuti erano stati definiti dalla Conferenza di pace, svoltasi nella capitale francese tra il 29 luglio e il 15 ottobre 1946.
Il Trattato attribuiva all'Italia la responsabilità della guerra di aggressione con le potenze alleate e le altre Nazioni Unite. Non si limitò soltanto a regolare le questioni pendenti dopo gli avvenimenti bellici, ma impose anche la cessione di territori sui quali la sovranità dell'Italia era stata riconosciuta prima dell'avvento del regime fascista.
Oltre ai saluti della presidente della Regione, Debora Serracchiani, e del segretario generale Ince, Giovanni Caracciolo di Vietri, parteciperanno l'ex sottosegretario agli esteri Roberto Antonione, il ministro plenipotenziario Francesco Saverio De Luigi, il presidente dell'Unione degli istriani Massimiliano Lacota e, per una riflessione finale, la giornalista di Repubblica Alessandra Longo. E' quindi prevista un'illustrazione del quadro storico giuridico, svolta da Maurizio Maresca, dell'Università di Udine, a cui faranno seguito gli interventi dell'ex presidente della Camera, Gianfranco Fini e degli ex sottosegretari Roberto Menia e Milos Budin. (ANSA).
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Il convegno prende spunto dalla data del 10 febbraio 1947, quando venne firmato a Parigi il Trattato di Pace fra l'Italia e le potenze alleate vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, che mise formalmente fine alle ostilità e i cui contenuti erano stati definiti dalla Conferenza di pace, svoltasi nella capitale francese tra il 29 luglio e il 15 ottobre 1946.
Il Trattato attribuiva all'Italia la responsabilità della guerra di aggressione con le potenze alleate e le altre Nazioni Unite. Non si limitò soltanto a regolare le questioni pendenti dopo gli avvenimenti bellici, ma impose anche la cessione di territori sui quali la sovranità dell'Italia era stata riconosciuta prima dell'avvento del regime fascista.
Oltre ai saluti della presidente della Regione, Debora Serracchiani, e del segretario generale Ince, Giovanni Caracciolo di Vietri, parteciperanno l'ex sottosegretario agli esteri Roberto Antonione, il ministro plenipotenziario Francesco Saverio De Luigi, il presidente dell'Unione degli istriani Massimiliano Lacota e, per una riflessione finale, la giornalista di Repubblica Alessandra Longo. E' quindi prevista un'illustrazione del quadro storico giuridico, svolta da Maurizio Maresca, dell'Università di Udine, a cui faranno seguito gli interventi dell'ex presidente della Camera, Gianfranco Fini e degli ex sottosegretari Roberto Menia e Milos Budin. (ANSA).
