Macedonia: nessun accordo su governo, resta crisi

(ANSA) - SKOPJE - In Macedonia e' fallito il tentativo del partito conservatore Vmro-Dpmne di formare un nuovo governo di coalizione con l'Unione democratica per l'integrazione (Dui), il maggiore dei partiti che rappresentano la numerosa minoranza albanese del Paese balcanico (25% del totale dei 2 milioni di abitanti).

La scorsa mezzanotte e' scaduto il termine ultimo previsto dalla legge perche' Nikola Gruevski, il leader del Vmro-Dpmne al quale era stato affidato l'incarico, annunciasse un eventuale accordo, che pero' non e' arrivato. Vmro-Dpmne ha vinto di stretta misura le elezioni anticipate dell'11 dicembre scorso aggiudicandosi 51 dei 120 deputati al parlamento di Skopje. Al partito socialdemocratico (opposizione) Sdsm sono andati 49 seggi, al Dui 10. "Noi riteniamo che la formazione di un nuovo governo debba risolvere e chiudere una crisi politica e non prolungarla", ha detto Gruevski alludendo al mancato accordo con gli albanesi del Dui. A suo avviso, "nuove elezioni sarebbero la scelta piu' responsabile". Le condizioni che Dui poneva riguardavano in particolare il riconoscimento dell'albanese come seconda lingua ufficiale accanto al macedone e una inchiesta seria e dettagliata sullo scandalo delle intercettazioni che due anni fa ha generato la profonda crisi politica in Macedonia, e del quale l'imputato numero uno resta l'ex premier Nikola Gruevski. Ora si attende la decisione del presidente Gjorgje Ivanov, che potrebbe affidare un nuovo incarico a Zoran Zaev, il leader dell' opposizione socialdemocratica, seconda forza in parlamento. Decisivo per ogni coalizione resta comunque l'apporto dei partiti della minoranza albanese. (ANSA).